Naspi dopo le dimissioni volontarie, è possibile?

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Si può ottenere l’indennità di disoccupazione quando ci si è dimessi in modo volontario, ovvero quando non si è stati licenziati? In teoria sì a patto che le dimissioni siano per giusta causa. Ecco come richiedere l’indennità di disoccupazione e i casi di dimissioni in cui è possibile procedere con la richiesta. 

Per ottenere la disoccupazione

In ogni caso bisogna prima di tutto recarsi al Centro per l’Impiego relativo alla propria area di residenza per veder riconosciuto lo stato di disoccupazione. Poi bisogna dare la disponibilità lavorativa immediata e compilare il modulo Did. Infine, bisogna recarsi all’INPS a richiedere la Naspi 2015, ovvero il sussidio di disoccupazione.

Per semplificare il processo, la dichiarazione dello stato di disoccupazione sul modulo Did può essere presentata anche all’INPS.

I casi in cui si può chiedere la disoccupazione dopo le dimissioni

L’ex lavoratore può fare la richiesta per la Naspi 2015 se le dimissioni sono avvenute per giusta causa, perché:

  • vi è stato un mancato pagamento della retribuzione
  • sono state subite molestie sessuali a lavoro
  • vi è stato un peggioramento delle mansioni lavorative
  • si è subito il mobbing
  • sono state registrate notevoli variazioni delle condizioni di lavoro
  • la sede di lavoro è stata spostata senza ragioni tecniche, organizzative e produttive previste dall’art. 2103 del Codice Civile.

Si precisa che si ha diritto alla Naspi 2015 se le dimissioni sono state presentate anche nel periodo di maternità, che va da 300 giorni prima della data presunta di nascita fino al compimento di 1 anno del bambino.

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