Nel 2013 è stato boom di donne imprenditrici

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 Anche se ancora lontani dal poter definire l’Italia un paese in cui le donne hanno le stesse possibilità degli uomini, gli ultimi dati pubblicati dall’Osservatorio dell’imprenditoria femminile di Unioncamere mostrano un chiaro segno di cambiamento di rotta.

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Secondo l’Osservatorio, infatti, nel 2012 il numero delle imprese guidate da donne è aumentato di 7mila unità. Anche se in percentuale si tratta di un aumento davvero piccolo rimane comunque un ottimo risultato dato il periodo difficile che stiamo attraversando.Ottimi riscontri per l’imprenditoria femminile nel 2013 con un aumento di 7000 unità. I dati dell’Osservatorio dell’imprenditoria femminile di Unioncamere.

A conti fatti, quindi, in Italia il numero delle imprese guidate da donne arriva a toccare 1.434.743 su 6.093.158 di imprese totali. Un quarto delle imprese italiane, pressapoco, è in mano al gentil sesso. Dato a cui l’Osservatorio aggiunge anche che la crescita delle imprese femminili del 2013 è equivalente ad un terzo della crescita totale del settore.Una classifica elaborata dal Global Gender Gap Report 2012, improntata su un’analisi Inps, sottolinea che l’uguaglianza di genere è ancora lontana.

Le donne si danno da fare in egual modo in tutta la penisola, con una maggiore concentrazione in Toscana (+1,29%), seguita dal Lazio (+1,09) e, al terzo posto, la Lombardia con l’1% in più. Male Molise, Friuli Venezia Giulia, Basilicata, Piemonte e Marche, regioni in cui le percentuali sono negative.

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I settori prediletti dalle donne imprenditrici sono la ristorazione e il turismo. Buona anche la presenza nel settore edile, mentre in agricoltura le donne non sembrano aver molta fortuna.

 

 

 

 

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