Pensioni, le novità, la busta arancione

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Ci sono molte innovazioni Inps previste quest’anno per i pensionati: si comincia dalla busta arancione, che permette di comprendere la propria storia contributiva e inoltre calcolare quando e quanto si riscuoterà di pensione alla fine della propria attività lavorativa, al cosiddetto bustone, plico che contiene i documenti per la richiesta delle dichiarazioni sulla propria situazione reddituale e delle dichiarazioni di responsabilità su requisiti per il diritto alle prestazioni assistenziali.

La lettera che verrà inviata dall’Inps comprenderà diversi documenti, dai modelli RED italiano e RED estero, che verranno recapitati ai pensionati delle gestioni private e gestioni dello sport/spettacolo e a titolari di prestazioni assistenziali; al Modello 503 AUT per i residenti in Italia le cui pensioni siano assoggettabili alla trattenuta per lavoro autonomo. La dichiarazione, nello specifico, interessa i redditi consuntivi del 2013, presuntivi dell’anno in corso, e dovrà essere resa entro il 30 settembre 2014.

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Il bustone 2014 contiene anche la dichiarazione per certificare la continuità o meno dei requisiti amministrativi di ricovero gratuito e i titolari della pensione sociale dovranno mostrare anche l’attestazione del requisito della residenza stabile e continuativa in Italia entro il 15 febbraio 2015; e il modello indennità di frequenza, inoltre pare che l’Inps abbia cominciato a spedire ai pensionati richiami affinchè vadano presso le loro banche per firmare una specie di delega che autorizza prelievi di denaro direttamente dai loro conti correnti.

Intanto  il segretario Leonardo Franchini della Fnpi, il sindacato dei pensionati della Cisl, ha detto di non firmare nulla e ha chiaramente detto “Noi abbiamo detto agli iscritti che ci hanno chiesto di cosa si trattasse di non firmare niente. Abbiamo fatto alcune verifiche indirette e abbiamo scoperto che l’Inps, che ha fatto diversi errori nel liquidare le pensioni, intende recuperare così i suoi presunti errori. Noi invitiamo i pensionati a non firmare. Non c’è niente che li obblighi e soprattutto non è giusto nessuno può ritirare a piacimento dai nostri conti e non crediamo che possa iniziare l’Inps. I pensionati sono la parte fragile del paese e non possono essere trattati in questo modo. Se l’Inps compie errori non si capisce perché li debbano pagare i pensionati con le loro pensioni”.

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