Per Visco nel Def proposte che rischiano di diminuire il credito delle banche

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 Il Documento di economia a e finanza (Def) presentato dal governo Renzi la scorsa settimana prevede il raddoppio della tassazione sulla rivalutazione delle quote di partecipazione delle banche al capitale di Bankitalia. Per il Presidente del Consiglio Renzi è ora che anche le banche paghino e che si restituisca qualcosa a chi ha sempre pagato, con riferimento ai cittadini. Sono state queste le sua affermazioni nei giorni scorsi.

Renzi sembra andare dritto per la sua strada, ma è arrivata anche la puntualizzazione del governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco. Per Visco, il raddoppio della tassazione proposto dal governo nel Def andrà ad avere un effetto sulle disponibilità di fondi delle banche che sono utilizzate per fare credito. Visco mette quindi in rilievo il rischio che il credito alle imprese e alle famiglie, che si è già contratto negli ultimi anni, possa riflettere l’impatto di questa scelta.

 

Banca d’Italia, Visco sprona le imprese italiane ad un profondo mutamento

 

Nella conferenza stampa a Washington, dove il numero uno di Bankitalia si trova con il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan per l’International monetary and financial committee del Fondo mometario internazionale (Fmi), ha precisato che un effetto che non si vedrà però quest’anno è anche il fatto che questa rivalutazione di capitale sarà utilizzata per la vigilanza. Visco ha poi affermato: “Un sistema bancario che funziona è essenziale per la ripresa. Le banche italiane sono in salute. Ora le imprese però abbiano più credito”.

Padoan ha parlato della situazione dell’economia italiana che è migliorata e del fatto che l’Italia è uno dei pochi Paesi ad avere un rapporto deficit – Pil nei parametri.

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