Prestiti incentivati, dalla Bce 300 miliardi alle banche

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La Bceย ha stupito tutti tagliando i tassi d’interesse, ampliandoย il piano d’acquisti di titoli sia in quantitร  (da 60 a 80 miliardi al mese) che in qualitร  (estensione ai bond delle aziende piรน solide).ย Tuttavia ha soprattutto attivato un meccanismo senza precedenti che di fatto remunera le banche mentre le finanzia, a patto che queste facciano circolare i denari nell’economia reale.

Secondo l’analisi di Prometeia, ci sono potenzialmente oltre 300 miliardi di denari che le banche potranno prendere a prestito a lungo termine, con un tasso almeno a zero ma – se aumenteranno i loro attivi – anche in negativo.

Il meccanismo รจ in nuce alleย nuove Tltro: quattro operazioni trimestrali che partiranno da giugno, alle quali le banche potranno accedere per una misura determinata da totale di prestiti (ma non mutui) che hanno erogato a imprese e famiglie alla fine dello scorso gennaio. Se nelle prime aste ci si limitava al 7% di quell’ammontare, olra Draghi l’ha fatto salire a quasi un terzo: si tratta di 1.700 miliardi in tutta Europa.

Tuttavia, come ha scritto Lea Zicchino, partner Prometeia a capo di Analisi mercati e intermediari finanziari, nel giorno dell’annuncio, ora la Bce รจ disposta a pagare le banche se si fanno prestare denaro da girare al sistema economico. “Il tasso delle nuove Tltro, infatti, potrร  scendere sottozero (fino a -0,4%, tenendo in considerazione il nuovo parametro) se gli istituti chiederanno fondi oltre una certa soglia. Per le banche italiane questo significa fino a 317 miliardi di euro in piรน di finanziamenti a lungo termine (il 30% dello stock di prestiti eleggibili al 31 gennaio 2016), che ridurranno ulteriormente lโ€™esigenza di emettere bond per rimpiazzare quelli in scadenza nei prossimi mesi, proteggendosi cosรฌ dalla volatilitร  del mercato. Questo effetto dovrebbe essere in grado di contrastare lโ€™impatto negativo di tassi piรน bassi sul conto economico”.