L’economia globale stenta a decollare. La creazione di posti di lavoro frena e saleย l’attesa per il rapporto sull’occupazione negli Stati Uniti: il dato definitivo di aprile sarร diffuso nella giornata di venerdรฌ, ma ieri i nuovi occupati nel compartoย privato hanno deluso le aspettative.
La ripresa rischia di bloccarsi ulteriormente: la Commissione europea รจ stata, martedรฌ scorso, solo l’ultima in ordine di tempo a tenere conto della situazione,tagliando le previsioni per tutto il Vecchio continente compresa l’Italia. E anche la Bce ha rinnovato i timori per una frenata. Un momento complicato, quindi, al quale i mercati azionari non riescono a restare indifferenti.
Nonostanteย lo scenario sia pressochรฉย incerto, Piazza Affari rimbalza dell’1,5%, Londraย recupera lo 0,5%, Francoforte lo 0,8%, e Parigi lo 0,5%. L’euro รจ stabile a 1,1455 dollari e 122,8. Invariato anche lo spread, la differenza di rendimento, tra Btp e Bund a quota 130 punti base: sul mercato secondario il titolo decennale italiano รจ scambiato a un tasso dell’1,50%.
Dopo aver rimbalzato dai livelli di febbraio, quando si sfiorรฒย il punto piรน basso degli ultimi anni a seguito delle turbolenze di inizio 2016, nelle ultime due settimane i listini sono tornati a trattare all’insegna dell’incertezza, orientati alla debolezza sia dai report macro-economici sia dai risultati finanziari delle aziende quotate. L’indice Pmi composto della Cina elaborato da Caixin Media e Markit Economics ha segnato una battuta d’arresto ad aprile, scendendo dal 51,3 di marzo a 50,8. In flessione, secondo quanto riporta Bloomberg, anche l’indice Pmi dei servizi, in calo da 52,2 a 51,8. NegliStati Uniti, invece la creazione di posti di lavoro nel settore privato รจ stata la piรน bassa dall’aprile 2013: 156mila contro gli attesi 196mila. Difficile, a questo punto, che la Federal Reserve decida di accelerare sulla stretta dei tassi.