Shanghai Composite Index, in flessione dopo i dati macro economici

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 I mercati azionari cinesi sono arrivati al massimo?, In borsa è sempre piuttosto complesso affermarlo, ma è probabile un rallentamento del impero cinese.

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Lo Shanghai Composite Index scende sotto i 2000 punti dopo la pubblicazione di dati macro deludenti e le attese di nuove possibili tensioni sul mercato monetario. La preoccupazione di un ‘credit crunch’ rimane legata alle stime di default di alcuni prodotti del CCT (China Credit Trust) in scadenza nelle prossime settimane e a rischio insolvenza.  A spiegarlo è Corrado Caironi, Investment Strategist di R&CA Ricercaefinanza.it, primo social network italiano riservato ai professionisti del risparmio.

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A livello macro poi, nel quarto trimestre, l’economia cinese è cresciuta dell’1,8%, a fronte di una stima del 2%, portando al 7,7% il dato per l’intero 2013, lo stesso del 2012. Le previsioni per il 2014 sono state ridimensionate al 7,4%, il ritmo più lento dal 1990. La produzione industriale in dicembre è aumentata del 9,7% (anno su anno) rispetto al 9,8% atteso dagli analisti e il 10% del mese di novembre.

Gli Investimenti Fissi nel 2013 si sono attestati al 19,6% rispetto al 20,6% del 2012. In una situazione ancora incerta, determinante sarà il contributo della Banca Centrale PBoC – People Bank of China, che avrà il compito di regolare il mercato del credito, impedire un aumento della leva nelle istituzioni finanziarie e forzare il rientro delle strutture maggiormente esposte. Gli analisti tornano a ribadire che, nonostante la buona volontà, la banca centrale non può sostituirsi al governo nel processo di riforme strutturali. Le iniziative devono includere una maggiore attenzione alla gestione delle autonomie locali, alle cosiddette ‘shadow banking’ e ad improprie operazioni di salvataggio, ed infine, evitare i disallineamenti tra passività a breve termine e attività di lungo termine. Il nuovo anno sarà per l’oroscopo cinese l’anno del Cavallo e le due parole chiave per un buon ‘trotto’ saranno Stabilità e Riforme.

 

 

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