Serpico cos’è e come funziona

 Ser.p.i.co., acronimo di Servizi per i contribuenti, è un enorme cervello elettronico che lavora 24 ore su 24 e che è in grado di analizzare e catalogare circa 24.200 informazioni al secondo. Entro la fine della primavera, l’immenso server avrà registrato e studiato tutti i movimenti bancari, sospetti e non, dei cittadini italiani, allo scopo di individuare gli evasori.

Serpico è in grado di incrociare i dati dei contribuenti – dichiarazioni dei redditi, auto, case, terreni, aerei, barche, polizze assicurative, investimenti etc – e, da questi, individuare i possibili casi di evasione fiscale. Giusto per fare un esempio, Serpico è in grado di rilevare l’incongruenza tra una dichiarazione dei redditi di 2.000 euro e il possesso di due auto e una villa di lusso.

Il tutto digitando solo il codice fiscale o la partita IVA della persona o della società che si intende controllare. Serpico può accedere a tutte le banche dati necessarie e i dati di tutti noi sono già in elaborazione, ma l’accesso al sistema vero e proprio, quello del controllo diretto di una persona o di una società, sarà possibile solo per alcuni super funzionari scelti dall’Agenzia delle Entrate (i cui nomi sono segreti).

Ma anche Serpico avrà un ruolo da protagonista: sarà il server a mandare un segnale di allarme in caso di movimenti sospetti. Se il sospetto diventa una certezza, il passo per il recupero del denaro sottratto alle casse dello Stato sarà brevissimo.

 

 

Evasione fiscale, una voragine nelle casse dello Stato

 L’evasione fiscale è una delle peggiori piaghe italiane. Secondo il rapporto della Guardia di Finanza mancano all’appello ben 41 miliardi di euro, una cifra desinata a salire con il proseguire dei controlli. Di questi 28 miliardi soldi non denunciati e 13 quelli che, invece, sarebbero finiti in conti correnti esteri.

Per tutto l’anno la Guardia di finanza ha passato al setaccio le attività commerciali italiane riscontrando irregolarità nell’emissione di scontrini o fatture in un esercizio su tre. 7.500 gli evasori totali, ai quali si aggiungono ben 600 milioni di euro non pagati all’Iva.

10.000 denunce per reati tributari, 150 delle quali trasformate in arresto. 375 quelle per frode fiscale e riciclaggio e una segnalazione all’Agenzia delle Entrate di 170 milioni di euro di basi imponibili sottratte all’imposizione fiscale.

Numeri enormi a cui si aggiunge anche la difficoltà per le forze dell’ordine a recuperare il capitale: la GdF ha sequestrato beni per oltre 2 miliardi e 300 milioni di euro, ma ne sono stati incassati solo 900 milioni. I capitali più difficili da recuperare sono quelli che sono stati portati all’estero (per ora le indagini hanno portato ad individuare 2.180 violazioni per un valore pari a 102 milioni di euro, e di sequestrare denaro e titoli per circa 44 milioni di euro).

 

Sisma maggio 2012: lavoratori mai soli

 Lo Stato ha messo a disposizione un finanziamento agevolato che anche i lavoratori possono chiedere attraverso il proprio sostituto d’imposta o anche autonomamente. La rivista ufficiale dell’Agenzia delle Entrate spiega come fare a partire dalla circolare di riferimento.

In base alla circolare numero 46/E è stata resa più grande la categoria dei contributi per il versamento dei quali si può chiedere un finanziamento garantito da parte dello stato. Per esempio tutte le ritenute che devono essere versate tra il 16 dicembre 2012 e il 30 giugno 2013 e tutte quelle che tramite i sostituti d’imposta devono essere versate entro il 16 dicembre, possono essere oggetto di un finanziamento.

Questa disposizione serve a fare in modo che tutti i lavoratori e i datori di lavoro escano agevolmente dalla condizione d’emergenza e tornino sul posto di lavoro con maggiore serenità.

L’ultimo passo dell’Agenzia delle Entrate è stato dunque quello di estendere il finanziamento garantito a tutti i i tipi di tributi. Questa circolare si aggiunge quindi alla mole di documenti emanati nel periodo post terremoto che hanno preso il via dall’interpretazione dell‘articolo 1 del decreto legge 194/2012.

All’inizio il finanziamento garantito era stato rivolto ai titolari di reddito d’impresa, poi è stato esteso ai lavoratori autonomi, agli esercenti attività agricole e ai lavoratori dipendenti proprietari di una casa usata per svolgere l’attività. Con l’aiuto si potevano pagare tanti contributi ma fino a questo momento non si parlava di ritenute. L’Agenzia delle Entrate ha colmato dunque la lacuna.

Erario: chiedere duplicati senza registrazione

 L’Agenzia delle Entrate mette a disposizione dei cittadini un gran numero di servizi telematizzati erogati attraverso il portale ufficiale dell’Erario. Alcuni di questi servizi richiedono la registrazione al portale Entratel, altri invece, possono essere fruiti senza registrazione. 

In questo secondo insieme, rientra anche la richiesta dei duplicati della tessera sanitaria e del tesserino con il codice fiscale, due documenti molto importanti nei rapporti con il fisco.

Come si usa il servizio di richiesta del duplicato della tessera sanitaria o del codice fiscale? Per effettuare la richiesta online è necessario indicare il codice fiscale, ad esempio quando mancate della tessera sanitaria, oppure è bene indicare i dati anagrafici completi dei richiedenti.

Nel momento in cui si è in possesso di una tessera sanitaria che sia valida anche come “Carta Nazionale dei Servizi”, è necessario chiedere il duplicato tramite altri servizi telematici.

Immaginate di dover chiedere un duplicato della tessera sanitaria tramite l’uso del codice fiscale. Il sistema vi chiederà anche d’indicare se la richiesta è fatta per furto o smarrimento, oppure se chiedete una sostituzione tecnica. In questo secondo caso dovete indicare il numero della tessera da sostituire.

In più è necessario indicare il modello di dichiarazione che si presenta e come (intermediario, poste, servizi telematici, ufficio delle Entrate). Infine si devono indicare il reddito complessivo e il codice di sicurezza presente nella pagina. Il gioco è fatto.

Erario: i servizi per gli utenti non registrati

 I cittadini che vogliono avere un rapporto sereno con il fisco possono affidarsi ai servizi offerti dall’Agenzia delle Entrate che nel suo processo di sviluppo più recente ha preso per mano i cittadini, spiegando loro la particolarità della telematizzazione, comune a molte PA.

L’Erario mette a disposizione dei cittadini tre tipologie di servizi: quelli per gli utenti registrati, iscritti all’Entratel, quelli per gli utenti non registrati e poi i servizi per alcuni particolari enti.

Prendiamo adesso in esame i servizi che, per essere fruiti, non necessitano di registrazione. Ecco quello che si può fare:

  • il calcolo del bollo e il controllo dei pagamenti effettuati sulla base dei KW e dei CV,
  • il calcolo dell’addizionale erariale sulle tasse automobilistiche, il famoso superbollo,
  • il calcolo delle rate in seguito al controllo automatizzato e formale delle dichiarazioni,
  • il calcolo degli importi per la tassazione degli atti giudiziari,
  • il controllo delle partite Iva comunitarie,
  • il controllo dei contrassegni telematici,
  • l’accesso al Redditest,
  • la richiesta del duplicato della tessera sanitaria e del codice fiscale,
  • la verifica del codice fiscale,
  • la verifica della partita Iva.

Ognuno di questi servizi prevede poi delle sfaccettature. Per esempio nella pagina dedicata al calcolo del bollo si può eseguire il calcolo tramite Kw e CV, oppure in base alla targa e ai dati del veicolo, ma nella stessa pagina si può anche controllare l’esattezza dei pagamenti effettuati del bollo auto.

Erario: i servizi online con registrazione

 L’Agenzia delle Entrate mette a disposizione dei contribuenti dei servizi di cui si può usufruire soltanto dopo essersi registrati al portale e altri servizi che al contrario possono essere usati anche senza la registrazione.

I servizi con registrazione sono quelli che richiedono l’accesso ai servizi Fisconline ed Entratel. Per usufruirne è necessario effettuare la registrazione ai servizi telematici e, attivando l’opzione, si può anche essere informati sulli aggiornamenti ai servizi tramite email e messaggini.

I servizi con registrazione sono:

  • il cassetto fiscale,
  • il civis, vale a dire l’assistenza sulle comunicazioni di irregolarità e cartelle,
  • le comunicazioni, da inviare attraverso i modelli AA5/6, la fatturazione all’estero, il tutoraggio e i dati del domicilio,
  • l’invio e l’annullamento dell’invio dei documenti, per esempio dichiarazioni e comunicazioni varie,
  • la compilazione e l’invio delladichiarazione dei redditi secondo il modello Unico Pf e Mini web,
  • il pagamento dei versamenti tramite modello F24,
  • la registrazione dei contratti di locazione tramite i sistemi Siria web, Iris web e Locazioni web,
  • inoltrare la richiesta del duplicato della tessera sanitaria e del codice fiscale,
  • conservare le ricevute,
  • chiedere e monitorare i rimborsi web,
  • usare i servizi catastali.

Ciascuno di questi titoli apre un’applicazione, ben descritta sul sito dell’Erario. Il consiglio è quello di registrarsi al portale.

Il contenzioso tributario per i terremotati

 Con la circolare 43/E dell’Agenzia delle Entrate, l’Erario ha deciso di chiarire alcuni aspetti del Dl n. 74 del 6 giugno, riguardo i contenziosi tributari dei cittadini residenti nelle zone terremotate.

Premessa. Il decreto legge n. 74 del 6 giugno 2012, convertito nella legge n. 122 del primo agosto 2012, ha indicato gli interventi urgenti del Governo in favore delle popolazioni terremotate che risiedono nelle province di Bologna, Modena, Ferrara, Mantova, Reggio Emilia e Rovigo.

Il Dl prevede la sospensione dei processi civili, penali, amministrativi e di competenza delle giurisdizioni speciali, il rinvio delle udienze e la sospensione dei termini.

L’Agenzia delle Entrate, considerato che sono stati sospesi i termini per il compimento di atti del procedimento da svolgere negli uffici giudiziari aventi sede nei comuni compiti dal sisma – quelli delle province di Bologna, Ferrara, Mantova, Reggio Emilia, Modena e Rovigo – spiega che sono stati sospesi soltanto i processi pendenti alle Commissioni tributarie provinciali di Ferrara e Mantova al 20 maggio 2012.

Non ci sono altri uffici tributari nelle zone indicate dal decreto che, tra l’altro, non sospende i procedimenti cautelari e di quelli la cui ritardata trattazione potrebbe determinare un pregiudizio alle parti.

Per agevolare i lavori sono state anche sospese le udienze, sempre nelle Commission di Mantova e Ferrara, riguardanti i processi pendenti davanti agli uffici giudiziari che non hanno sede presso i comuni colpiti dal sisma e quelli in cui una delle parti risieda nei comuni interessati dal terremoto.

Il documento integrale in formato pdf è disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate.

 

Più chiarezza dall’Erario

 L’Agenzia delle Entrate, in un recente comunicato, ha spiegato ai contribuenti come intende andare incontro a chi vuole avere sempre un rapporto regolare e chiaro con l’Erario. In particolare ha raccontato l’iniziativa che ha portato alla chiarificazione di alcuni atti.

L’Agenzia delle Entrate, in questo periodo, è al centro di numerosi articoli giornalistici che riportano l’audizione del presidente Befera in Parlamento con la presentazione del Redditest, le nuove iniziative per i soggetti Iva che finora hanno compilato le schede carburante e per le società che per motivi legati all’operatività non possono più compensare l’imposta sul valore aggiunto.

In ultimo, l’Agenzia delle Entrate ha spiegato l’iniziativa che ha condotto l’Erario a a rendere più chiaro il linguaggio e più semplici le istruzioni nelle lettere del Fisco e nei modelli che i contribuenti sono chiamati ad utilizzare con maggiore frequenza.

Sono stati quindi riscritti ben 65 documenti, tra i quali figurano anche la domanda di rimborso Irpef, la domanda per l’ottenimento di una copia della dichiarazione dei redditi e la richiesta di annullamento degli atti non fondati.

Un linguaggio più accessibile è stato previsto anche per tutti i documenti che parlano di mediazione tributaria, avvisi di accertamento, lettere per la comunicazione Iban e quant’altro. L’elenco degli atti semplificati è disponibile a questo indirizzo, in formato .pdf.