Assunzioni Apple

 Apple è alla ricerca di market leader da assumere in tutta Italia. Ecco, dunque, tutti i dettagli di questa offerta:

In qualità di Market Leader, la risorsa affronta con entusiasmo le sfide che le vengono proposte: sviluppare gli individui e i team e sostenere la crescita negli Apple Store. Dimostra un’ottima capacità di leadership, concentrandosi sull’eccellenza e sull’attuazione coerente delle strategie di Apple.  Anche senza essere fisicamente presente, manterrà un’influenza costante sugli Store, spiegando la visione di Apple per ispirare e influenzare ogni giorno i team di management e i dipendenti.

Top 20 società più innovative, vince di nuovo la Apple

 Che la Apple si un’azienda che ha centrato tutto il suo business nell’innovazione è un fatto scontato. Quello che c’è da rimarcare è il fatto che Cupertino si sia aggiudicato per il nono anno consecutivo il primo posto della classifica delle aziende più innovative che ogni anno viene stilata dalla Boston Consulting.

Microsoft acquista Nokia: l’Europa è fuori dal mercato della telefonia mobile

20 le posizioni della “Most Innovative Companies” (Compagnie più innovative), classifica che viene stilata analizzando 1.500 senior executive e i risultati ottenuti dalle multinazionali in fatto di ricavi, margini di profitto e dividendi. Al top dell classifica, come anticipato, la Apple, seguita a stretto giro dalle sue competitors più attive SamsungGoogle e Microsoft, rispettivamente al secondo, terzo e quarto posto.

Il fatto che le prime quattro posizioni della classifica delle aziende più innovative siano occupate da compagnie specializzate nel settore dell‘hi-tech indica come l’innovazione sia una caratteristica distintiva del settore stesso che riesce ad influenzare le performance sia a livello di vendite che di mercato.

E, a quanto pare, la Apple continua a non avere rivali, nonostante gli ultimi piccoli incidenti di percorso con la presentazione del nuovissimo iPhone 5S e 5C e anche dell’iOS7.

A Wall Street non piacciono i nuovi iPhone e il titolo affonda

Il settore dominante della classifica delle venti aziende più innovative, però, quest’anno è quello automobilistico, che può vantare la presenza di ben otto aziende nella top 20.

Top 20 delle compagnie più innovative del mondo

Apple
Samsung
Google
Microsoft
Toyota
IBM
Amazon
Ford
BMW
General Electric
Sony
Facebook
General Motors
Volkswagen
Coca-Cola
Hewlett-Packard
Hyundai
Honda
Audi
Daimler

Stretta di vite sul’evasione, l’UE in cerca di paradisi fiscali

 I paesi che cercano di attirare le grandi aziende e i grandi capitali con le loro morbide regole fiscali sono avvertiti: l’UE si è messa alla caccia di chi cerca di sottrarre denaro alle casse degli stati facendo accordi con le grandi aziende.

 L’Ocse presenta al G20 il piano anti – elusione

Nel mirino dell’Unione Europea, che ha fatto partire una serie di richieste, sono finiti paesi come Irlanda, Lussemburgo e Paesi Bassi che da sempre ospitano sul loro territorio molte grandissime aziende, per la maggior parte aziende hi-tech (vedi Google e Apple) che, nonostante i fatturati da capogiro che mettono a segno ogni anno, pagano delle cifre irrisorie al fisco.

Al momento l’Unione Europea non ha formalizzato nessuna accusa, ha solo voluto ‘mettere in guardia’ alcuni paesi che sembra facciano questo tipo di accordi: la sua azione al momento si limita solo alla richiesta di informazioni più dettagliate sulle politiche fiscali applicate.

In realtà l’UE ha un quadro ben chiaro di come i vari paesi applichino la tassazione, ma questa azione mira a portare allo scoperto, laddove esistono, i vari accordi e intese che le grandi aziende stipulano con i governi che le ospitano, come si sospetta sia già accaduto tra la Apple e Dublino.

Nel caso le risposte e le successive analisi dell’Unione Europea provino la sussistenza dell’evasione fiscale, l’UE potrebbe richiedere tutti gli arretrati.

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Lo scopo di questa azione è duplice: da un lato l’Unione Europea vuol mettere un freno a queste incresciose situazioni che rischiano di esacerbare una situazione economica e sociale già molto tesa e, dall’altro, c’è un’evidente necessità di far cassa.

A Wall Street non piacciono i nuovi iPhone e il titolo affonda

 La tanto attesa presentazione dei nuovi iPhone da parte della casa di Cupertino ha deluso molto. Quella che doveva essere una rivoluzione nel mondo degli smartphone, e forse anche negli equilibri delle case che li creano, non ha nessuna possibilità di avverarsi.

► Microsoft acquista Nokia: l’Europa è fuori dal mercato della telefonia mobile

Tim Cook e soci puntavano tutta sull’iPhone 5C, l’iPhone low cost che avrebbe dovuto spalancare le porte dei mercati emergenti, ma il prezzo proposto, 99 dollari negli States, dai 500 ai 600 nel resto del mondo, non ha convinto nessuno. Tanto meno Wall Street che ha punito la Apple con un forte ribasso del suo titolo.

Il problema non l’iPhone 5 s, la nuova e potentissima versione del modello 5 da poco uscito, ma l’iPhone 5c che doveva essere il volano per l’arrivo in massa dei melafonini nei mercati emergenti e che, invece, molto probabilmente rimarrà invenduto. La differenza con il prezzo base dell’iPhone 5s, infatti, è di circa 100 dollari, una differenza che ha ben poco senso dato il costo proibitivo di questi smartphone.

Apple potrebbe non vincere la sfida ingaggiata con Google e i suo Android, che riesce a piazzare sul mercato smartphone dello stesso livello qualitativo, se non anche più alto, a prezzi che facilmente scendono sotto ai 500 dollari.

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Gli analisti non hanno visto di buon occhio questa strategia e sono state tagliate le stime di vendita del titolo Apple: Ubs e Bank of America Merrill Lynch hanno rivisto al ribasso la valutazione da “buy” a “neutral”, Crédit Suisse ha tagliato il rating da “outperform” a “neutral”. Solo Oppenheimer va controtendenza, confermando la valutazione del titolo Apple come “outperform”, con un ‘obiettivo di prezzo da 460 a 540 dollari per azione.

Assunzioni Apple in Italia

 Attualmente, sono moltissime le opportunità di lavoro in Apple nell’ottica di nuove assunzioni in Italia, e le offerte di lavoro attive sono inerenti sia all’ambito retail /vendite sia alla progettazione software e alle risorse umane. La ricerca è indirizzata a diplomati e laureati, aventi esperienza pregressa più o meno lunga, a seconda delle mansioni e delle figure (specialist, esperti, ecc), o a laureati anche senza esperienza da inserire all’interno dell’Apple Store Leader Program, il programma di formazione e lavoro della durata di 2 anni che partirà a Settembre 2014.

Le offerte di lavoro Apple in Italia attive in questo periodo
Di seguito, ecco un elenco delle opportunità lavorative in corso in questo periodo in vista delle assunzioni Apple in Italia:
Apple Store Leader Program;
– Business Leader;
– Business Manager;
– Specialista Business;
– Creative;
– Esperto;
– Genius;
– Specialista magazzino;
– Manager;
– Market Leader;
– Solution Engineer;
– Specialista;
– Store Leader;
– Apple Solutions Consultant;
– Lead Apple Solution Consultant;
– HR Country Leader;
– iOS International QA.

Come candidarsi alle offerte
Gli interessati a lavorare in Apple e alle future assunzioni in Italia possono candidarsi visitando la pagina dedicata alle carriere (lavora con noi) del gruppo, e registrando il curriculum vitae nell’apposito form.

Apple, che ha il suo quartier generale a Cupertino, è una delle più note aziende informatiche, leader a livello mondiale nella produzione e nella vendita di personal computer, sistemi operativi e dispositivi multimediali. Caratteristica dell’azienda è la rete di vendita al dettaglio articolata attraverso gli Apple Store che, ogni anno, accolgono oltre 170 milioni di visitatori.

Microsoft si prende Nokia – Una storia già scritta

 La Microsotf acquista la Nokia e l’Europa si trova fuori dal mercato dell’elettronica di consumo. Nessuno è rimasto sorpreso dalla notizia dell’accordo tra le due aziende, che vede la Nokia cedere il settore mobile, con i relativi brevetti, all’azienda di Bill Gates per circa 7 miliardi di dollari (più di 5 miliardi di euro).

► Microsoft cambia strategia

La storia era scritta da tempo, bisognava solo aspettare per vedere chi sarebbe stato il coraggioso acquirente che avrebbe rischiato per rilevare la Nokia. Il compito se l’è preso la Microsoft, che si accaparra così quello che ha reso la Nokia la dominatrice del mercato per 14 anni.

Quindi, se la Nokia era così forte nel mobile, come è potuto succedere? 

Le ragioni sono molto semplici e vanno cercate in quello che accadeva qualche anno fa, precisamente nel 2007, dall’altra parte dell’oceano. Il 2007 era l’anno in cui Sergey Brin e Larry Page iniziavano a sperimentare (con risorse di circa 10 milioni di dollari) una piattaforma innovativa per la telefonia, quello che poi è diventato il sistema Android.

► Perché Huawei vuole la Nokia

Nello stesso periodo, tale Steve Jobs si apprestava a presentare l’iPhone. Che facevano alla Nokia nel frattempo?

Alla Nokia nel 2007 si lavorava su Symbian, un sistema operativo che si è rivelato obsoleto e inadeguato per le esigenze dei consumatori. Sono arrivati gli smartphone e gli indistruttibili Nokia hanno perso il loro valore. Il tentativo di salvataggio c’è stato, e a prepararne le basi è stata proprio la Microsoft, ma il Lumia non ha portato ai risultati sperati.

 

 

 

Microsoft acquista Nokia: l’Europa è fuori dal mercato della telefonia mobile

 La notizia è arrivata questa mattina, ma nessuno è stato colto di sorpresa: la Microsoft ha acquistato i brevetti degli smartphone Nokia a marchio Lumia. Un’operazione da oltre 7 miliardi di dollari che ha definitivamente spostato il baricentro della mercato mobile dall’altra parte del mondo, escludendo l’Europa dai giochi.

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Tutti i numeri dell’acquisizione

L’acquisizione di Nokia è costata alla Microsoft 5,44 miliardi di euro (7,17 miliardi di dollari), dei quali 3,79 miliardi sono stati pagati per l’acquisizione del settore dei cellulari Nokia e 1,65 miliardi per i brevetti. Una maxi operazione che vedrà la luce nel primo trimestre del 2014, quando circa 32 mila dipendenti della Nokia passeranno a Microsoft, inclusi i 4.700 che lavorano in Finlandia e i 18.300 che si occupano della produzione manifatturiera, dell’assemblaggio e del packaging.

Dalla Nokia rassicurano che non ci sarà nessuna delocalizzazione della produzione, ma è ancora tutto da vedere.

Microsoft, Apple e Samsung

Con questo passaggio di consegne l’Europa perde un’altra fetta della sua centralità economica nel mondo. La telefonia mobile, con tutti gli annessi e connessi, è già un mercato enorme che attira sempre maggiori capitali e che, soprattutto, è in continua espansione.

Ora, dopo l’acquisizione della Nokia da parte dell’azienda creata da Bill Gates, gli equilibri stanno cambiando e a giocare per il dominio del mercato sono ora tre giganti, il che va a tutto vantaggio dei consumatori.

► Bill Gates è di nuovo l’uomo più ricco del mondo

Le reazioni della borsa

Una nuova ondata di tecnologia arriverà dalla Microsoft che, molto probabilmente, vorrà mostrare fin da subito cosa è capace di fare, magari anche con un po’ di accortezza nei prezzi dei devices, ma intanto sono gli azionisti della Nokia a beneficiare dell’accordo: il titolo Nokia ha aperto questa mattina con un rialzo che ha toccato punte fino al 47%.

 

Apple ci prova con il sottocosto

 I titoli tecnologici che a lungo hanno tenuto a galla i mercati internazionali, iniziano a vacillare. Il caso di Facebook è stato eclatante anche se in questi giorni si certifica che il social network raggiunge il suo massimo storico quanto a valore delle azioni e dell’azienda. Molto importante è anche l’esperienza di Delle e HP che invece sono crollate per via della concorrenza dopo aver puntato molto del loro business sui computer desktop.

Insomma, a farla da padrone, anche per i rumors e le indiscrezioni, sono le aziende che producono smartphone e tablet. Due su tutte la Apple e la Samsung. L’azienda di Cupertino ha dovuto fare i conti con un calo delle vendite ed ora sta cercando una nuova strategia per riprendersi: la vendita sottocosto.

La brutta avventura di Apple in Italia

I mercati sono curiosi di conoscere il risultato della nuova impresa di marketing e prendono nota dell’operato Apple. Lo chiamano Trade In Program e doveva partire già a giugno. Adesso, per settembre, tutto sembra pronto: i negozi stanno per ottenere tutte le istruzioni necessarie.

Sembra che portando negli Apple Store un vecchio modello di iPhone si possa avere il nuovo con lo sconto. Gli iPhone rigenerati, come si dice in gergo, potrebbero essere venduti nei paesi in via di sviluppo. Se poi si è pratici di aste online, allora è utile sapere che su alcuni siti sarà possibile acquistare il nuovo iPad ad un prezzo davvero irrisorio: circa 34 dollari.

La brutta avventura di Apple in Italia

 Nel mondo la fama della Mela Morsicata precede di gran lungo il lancio dei nuovi prodotti Apple ma adesso, complice la crisi, anche l’azienda di Cupertino deve tirare la cinghia. In realtà a bersagliare Apple ci ha pensato più di un’azienda e più di un governo. E’ nota al grande pubblico la rivalità accesa con Samsung, così come è nota la scelta inglese di punire in modo esemplare l’elusione fiscale.

Apple cresce nei ricavi ma non è al top

Intanto Apple, in tutto questo tempo, ha continuato con la sua attività commerciale ma le vendite non sono andate bene e di recente si fa un bilancio tutt’altro che positivo anche con riferimento al nostro paese.

Il cartello Apple sugli eBook

In Italia, Apple, si serve di un retail per le vendite e sembra che l’anno scorso, questa controllata abbia chiuso i battenti registrando una perdita di 11,5 milioni di euro. In virtù di questa cifra dovranno poi essere versati all’Erario ben 2,5 milioni di euro. L’utile dei negozi, che è un altro dato da considerare attentamente, si è fermato a 10,7 milioni di euro.

Il 2012, in generale, è stato un anno triste per tutte le imprese che si occupano di tecnologia. Non sorprende quindi che Apple abbia chiuso in rosso in Italia, sulla base dei risultati portati a casa da Apple Retail ed Apple Itala.

Assunzioni Apple in Italia

 Chiunque sia appassionato di nuove tecnologie vorrebbe lavorare alla Apple. Il colosso di Cupertino, leader mondiale nella produzione e nella vendita di pc, sistemi operativi e dispositivi, in vista del lancio del suo nuovo prodotto di punta, l’iWatch, è alla ricerca di nuovo personale anche per le sedi italiane.

Apple è alla ricerca di personale giovane e motivato che sarà assunto sia nel settore retail che nella progettazione. Le posizioni attualmente aperte sono davvero tantissime e la ricerca è rivolta a laureati e diplomati con diversi livelli di esperienza richiesti in base alla mansione. Grazie all’Apple Store Leader Program c’è posto anche per i neolaureati senza esperienza.

Le offerte di lavoro di Apple in Italia

Al momento Apple sta cercando in Italia le seguenti figure professionali:

Business Leader;
Business Manager;
Specialista Business;
Creative;
Esperto;
Genius;
Specialista magazzino;
Manager;
Market Leader;
Solution Engineer;
Specialista;
Store Leader;
Interim AppleCare Business Development Manager;
Apple Solutions Consultant;
Lead Apple Solution Consultant;
Maps Ground Truth Local Expert;
HR Country Leader;
iOS International QA.

Per i requisiti richiesti per le diverse posizioni e per candidarsi consultare il sito della Apple alla pagine dedicata alle Carriere.