Il mercato approva il governo Letta
Il governo Letta piace agli investitori e il mercato premia il nuovo esecutivo facendo piombare lo spread a quota 272 punti.
Il governo Letta piace agli investitori e il mercato premia il nuovo esecutivo facendo piombare lo spread a quota 272 punti.
Nonostante il nuovo governo, per Moody’s la situazione italiana resta difficile e non si esclude la possibilità che il Paese debba ricorrere agli aiuti della BCE.
Crescono i depositi presso le banche di molti Paesi dell’ Unione Europea, mentre restano in tendenza negativa quelli di Cipro. Ancora bloccato il discorso sui prestiti.
Sulla questione dei tassi di interesse e del costo del denaro deciso dalla Bce interviene anche Joerg Asmussen, membro del comitato esecutivo della Banca Centrale.
La cancelliera tedesca sottolinea come ci sarebbe in Europa la necessità di tassi di interesse differenziati per far fronte alle diverse esigenze di tutti i Paesi.
Draghi attaccato da Jens Weidmann sull’OMT: è davvero necessario?
La Banca Centrale Europea stila un rapporto sul credito concesso dalle banche alle PMI dell’ Eurozona. Le italiane sono state le più colpite dal credit crunch.
La Bce valuta un possibile ritiro del taglio da 500 euro per motivi di tipo pratico, ma anche legati a facilità di clonazione e riciclaggio.
Non ha lasciato spazio ad interpretazioni il Rapporto BCE 210 sulla crisi: la situazione globale difficile non può essere presa come causa della crisi europea.
La Banca Centrale europea ha ancora un margine ampio di manovra ed è l’unica che al momento potrebbe procedere con il taglio dei tassi.