Cristiano Ronaldo alla Roma sarebbe una clamorosa svolta economia per i giallorossi

L’operazione che potrebbe portare Cristiano Ronaldo alla Roma resta complicata, è giusto premetterlo, ma in queste ore è impossibile non considerare i risvolti economici potenziali per un’operazione del genere. Tutto sembra indicare che Cristiano Ronaldo possa lasciare il Manchester United questa estate. E nonostante il Bayern Monaco lo tenti, la Roma è fortemente interessata a lui. ‘La Gazzetta dello Sport’ riporta che Jorge Mendes avrebbe offerto la stella portoghese alla squadra di Jose Mourinho. A quanto pare CR7 sarebbe molto felice di tornare in Italia.

Cristiano Ronaldo alla Roma

Alcune note a margine sul possibile affare di Cristiano Ronaldo alla Roma

Premesso questo, ci sono molte voci sul futuro di Cristiano Ronaldo. Il nazionale portoghese è stato accostato al Chelsea nelle ultime ore, nello stesso momento in cui è stato riferito che Man Utd si era rifiutato di lasciarlo lasciare l’Old Trafford. I Reds vogliono che porti a termine l’ultimo anno di contratto, mentre elementi di scetticismo sul possibile trasferimento di Cristiano Ronaldo alla Roma hanno preso piede anche in Italia.

Ma ora ‘La Gazzetta dello Sport’ parla di un possibile nuovo club per l’attaccante 37enne. Il citato media afferma che Jorge Mendes, l’agente di Ronaldo, avrebbe effettivamente offerto CR7 alla Roma di Jose Mourinho. La possibilità di vedere Cristiano e Mou riuniti potrebbe diventare realtà quest’estate. Entrambi sono stati insieme al Santiago Bernabeu, dove l’ex giocatore dello Sporting Lisbona ha trascorso nove stagioni.

Il quotidiano italiano riporta anche che Cristiano sarebbe disposto a tornare al calcio italiano appena un anno dopo aver lasciato la Juventus. Si è unito agli italiani nel 2018 dal Real Madrid ed è stato lì fino al 2021 quando ha deciso di tornare al Man Utd. Il grande incentivo per Ronaldo ad andare alla Roma è la possibilità di giocare ancora con Jose Mourinho. Nonostante il Bayern Monaco abbia messo sul tavolo un’offerta allettante, Cristiano sarebbe anche disposto a ridurre drasticamente il suo stipendio per giocare per la Roma.

Resta da capire la fattibilità dell’operazione, in quanto il passaggio di Cristiano Ronaldo alla Roma potrebbe aprire una nuova fase per il club giallorosso. Oltre a dover discutere del prezzo del cartellino con il Manchester United, andrebbe valutato l’eventuale taglio dell’ingaggio per il portoghese. Difficile immaginare che scenda molto al di sotto dei 30 milioni netti a stagione, senza dimenticare per usufruire del Decreto Crescita dovrebbe restare in Italia per almeno due anni. A questo, si aggiunge poi il possibile premio alla firma. Insomma, operazione da circa 100 milioni di euro. Vale la pena?

Cosa comporta la Super League nel calcio a livello mondiale

Una dozzina delle squadre di calcio più ricche d’Europa hanno accettato di partecipare a una competizione separatista della “Super League” che segnerà la più grande trasformazione del gioco degli ultimi decenni. La competizione nasce con il sostegno da $ 6 miliardi di finanziamento del debito da JPMorgan. Mira a sostituire la Champions League, attualmente la principale competizione annuale per club del continente.

Super League

Calcio: le squadre di serie A che non hanno sponsor

Il campionato di calcio italiano è considerato uno dei campionati più belli del mondo ma come tutti i settori dell’economia, attraversa un momento di crisi e l’assenza di sponsor per alcune squadre lo testimonia.

Il miracolo del Sassuolo dipende da Squinzi

 Giorgio Squinzi è passato alla cronaca soprattutto come il presidente di Confindustria, colui che è riuscito a battere anche la concorrenza più strenua dei vari Sergio Marchionne, Luca Cordero di Montezemolo e via dicendo.

Quello che però pochi ricordano è l’amore di Squinzi per lo sport. Da presidente di Confindustria aveva dimostrato di avere ottimi contatti con il settore industriale e con i rappresentanti istituzionali e politici. Poi, il suo impegno nel ciclismo prima e nel calcio poi, hanno dimostrato la volontà di fare business.

La Francia ci prova con la supertassa per i calciatori

Il suo nome è legato in primo luogo alla Mapei, che aveva sponsorizzato un team ciclistico per moltissimi anni, quando però il suo patron si accorse che alcuni dei suoi ciclisti si dopavano, decise allora di abbandonare il mondo del ciclismo facendo perdere a questo sport uno dei maggiori sponsor del momento.

Shopping londinese per gli emiri

Orfano del ciclismo, Squinzi fu convito dai suoi clienti ceramisti ad entrare nel mondo del calcio diventando presidente del Sassuolo che qualche anno fa militava in serie C. Il suo debutto nel mondo del calcio è stato ottimo, anzi miracoloso, visto che la squadra, nel giro di un anno, anche grazie ai soldi del presidente usati per la campagna acquisti, è approdata in serie B.

Adesso ad un giorno dalla conclusione del campionato, si scopre che il Sassuolo giocherà l’anno prossimo nella massima divisione. Quello operato da Squinzi è un miracolo sportivo ed economico. Adesso, il futuro, è nell’acquisto di uno stadio.

L’UE vuole tassare il calciomercato

 Il rating dell’Europa potrebbe crescere se le intenzioni, sul fronte fiscale, fossero effettivamente rispettate. L’UE, infatti, proprio nel momento in cui si conclude il mercato di riparazione per i team calcistici, ha deciso di affrontare il tema del calcio mercato.

► L’IRAP milionaria sul calciomercato

Introdurre una tassa di questo tipo potrebbe avere due effetti: uno positivo sulla credibilità del Vecchio Continente e uno negativo sulle finanze delle diverse squadre che, qualora fossero anche quotate in borsa, potrebbero vedere il loro titolo perdere quota.

► Atteso il tonfo in borsa dell’AS Roma

In sostanza sono stati i consulenti coinvolti nella Commissione europea a proporre una tassa che rimetta in equilibrio i rapporti finanziari tra i diversi club in Europa. Un sistema che richiama alla memoria il funzionamento dell’NBA ma che, in fin dei conti, ha più di un obiettivo.

► Anche in crisi il mercato del calcio frutta alle squadre

Per esempio un goal non marginale è quello della valorizzazione dei vivai delle squadre. Come funzionerebbe infatti la tassazione? Il passaggio di un giocatore da una squadra all’altra vale milioni di euro. Su questo scambio è introdotta l’imposta e il ricavato viene redistribuito tra le squadre.

► Calciatori meno tassati in Italia

Il meccanismo non è stato definito nei dettagli alla stampa ma è tutto spiegato in un documento che sta completando la società di consulenza Kea European Affairs. Di certo c’è che questo business muove più di 3 miliardi di euro l’anno.

Anche in crisi il mercato del calcio frutta alle squadre

 Deloitte ha pubblicato la sedicesima edizione del report “Football Money League” per capire in che condizioni versa il mercato calcistico in un periodo di crisi per i maggiori comparti produttivi nazionali e internazionali.

Diminuiscono aziende in perdita

Il primo dato interessante è che i ricavi delle 20 migliori squadre d’Europa, nella stagione 2011/2012, sono cresciuti del 10 per cento ed oggi si parla di un giro d’affari di 4,8 miliardi di euro. Praticamente cifre da capogiro.

Il secondo dato, sempre riferito alla Top20, indica che in questi 20 club si concentrano il 20% dei ricavi dell’industria europea del calcio, ecco perchè c’è tanta attenzione sulle varie selezioni.

 Calciatori meno tassati in Italia

La squadra migliore, in termini di ricavi e quindi di gestione del denaro e dei profitti, resta il Real Madrid che ha superato i 500 milioni di euro di ricavi in un anno.

 L’IRAP milionaria sul calciomercato

Mentre, tra le altre squadre, spicca la performance del Manchester City. La squadra inglese, entra per la prima volta nella Top10 grazie ad un boom del 68%. Se poi si volge lo sguardo al campionato italiano, si apprende con soddisfazione che nella Top10 è rientrata la Juventus ma ancora più soddisfacente è il miglioramento del Napoli salito dalla ventesima alla quindicesima posizione.