Fiducia dei consumatori in calo a maggio
Secondo l’ Istat l’ indice di fiducia dei consumatori è sceso dal valore di 86,3 che si era potuto registrare ad aprile a quello odierno di 85,9.
Secondo l’ Istat l’ indice di fiducia dei consumatori è sceso dal valore di 86,3 che si era potuto registrare ad aprile a quello odierno di 85,9.
Nel mese di marzo il commercio fa registrare un ribasso del 3% annuo. Tengono gli alimentari grazie alla Pasqua, ma il settore più colpito è l’abbigliamento.
L’ Istat rileva che le famiglie italiane hanno ridotto la spesa per i consumi dell’ 1,6% e hanno visto il loro potere d’ acquisto ridursi del 4,8%.
In Italia il calo di consumi non frena gli sprechi: 76 kg di cibo pro capite finiscono ogni anno nella spazzatura.
Gli Italiani risparmiano sulla spesa per alimentari e bevande, ma continuano ad andare al ristorante.
Il 78% degli italiani si affida al passaparola online per decidere cosa acquistare: gli strumenti maggiormente utilizzati sono i social network e i motori di ricerca.
Secondo le analisi di Confcommercio il mese di marzo ha fatto registrare un ulteriore calo dei consumi, che sono così tornati ai livelli del 2000.
Caleranno di un ulteriore 1,6% i consumi degli italiani nel corso del 2013. Possibili segnali di crescita (+0,4%) solo nel 2014.
Dopo alcuni mesi di ripresa, cala nuovamente in Europa e in Italia la fiducia dei consumatori e delle imprese nell’economia europea.
L’ Istat pubblica gli ultimi dati relativi ai consumi degli italiani. In decisiva flessione tutto il settore del commercio al dettaglio.