L’Europa e gli alert del resto del mondo
Tutti i segnali che al di là della crisi contingente, fanno capire che l’Europa non attraversa un buon momento economico.
Tutti i segnali che al di là della crisi contingente, fanno capire che l’Europa non attraversa un buon momento economico.
Oggi, la Slovenia rappresenta lo 0,4 per cento del PIL della zona euro ma ci potrebbe essere una contrazione dell’economia, molto forte, durante il 2013.
I dati dell’Istat parlano chiaro: nell’ultimo anno il potere d’acquisto delle famiglie italiane è sceso del 2,1%, senza contare i dati relativi all’inflazione.
Molte università organizzano viaggi in Grecia per capire la crisi economica e soprattutto rendersi conto dei suoi effetti.
Con la morte della lady di ferro si chiude un’epoca. Ecco quello che è successo al Regno Unito guidato e lasciato da Margareth Thatcher.
Il presidente della Bundesbank è convinto che il fallimento di Cipro segnerà un punto di svolta nelle crisi che interessano il Vecchio Continente.
Nel 2013 la Spagna non centrerà gli obiettivi che si era data eppure molti ritengono che il paese peggiore dell’Europa sia ancora l’Italia.
Secondo Munchau nessuno sta peggio di noi, visto che le piccole e medie imprese dello stivale sono state colpite dalla crisi del credito e dall’austerity.
Fitch ha deciso di tagliare il rating di cinque banche, tra cui i due maggiori istituti di credito del paese: Nova Ijubljanska banka e Nova kreditna Maribor.
Record di fatturato per il mondo vitinvinicolo, in crescita del 5 per cento con il raggiungimento della soglia di 8,9 miliardi.