Il Rapporto Istat 2015: Italia fuori dalla crisi?

Arrivano buone notizie dal Rapporto Istat di quest’anno. Il documento mette in luce un Paese che già dagli ultimi mesi del 2014 scorso sta cercando con tutte le sue forze di lasciare la crisi.

Crisi finita? Per gli italiani la fiducia cresce. Picchi positivi per casa, auto e viaggi.

 Finalmente all’orizzonte iniziano a scorgersi sprazzi di ottimismo riguardo alla ripresa italiana. A dirlo sono i dati dell’Osservatorio mensile di Findomestic relativi a marzo.

Da quando è iniziata la crisi, per la prima volta la fiducia torna a crescere, mai così in alto dal 2008. In particolare, rispetto a un anno fa, aumenta la soddisfazione degli italiani sia per la situazione personale (dal 4,55 al 4,77), che per quella italiana (dal 3,59 al 3,93).

Le aspettative di risparmio su base annua sono le prime a riflettere questi dati: cresciute dal 16,3% al 18,7% (trend che si rispecchia anche a livello mensile, a febbraio il valore si è infatti attestato al 17,4%). Dando uno sguardo al settore dei mutui, il 23% del campione ha intenzione di chiedere un finanziamento nei prossimi dodici mesi, e il dato sale al 31% considerando solo i 18-34enni. Emerge inoltre ottimismo in coloro che intendono informarsi per la richiesta di un finanziamento: il 73% ritiene infatti di poterlo ottenere anche se con qualche difficoltà.

Non è tutto oro quello che luccica: esistono ancora una serie di problematiche con cui gli italiani devono confrontarsi, su tutti: problemi occupazionali, derivati spesso da contratti di lavoro instabili, e bassa disponibilità di reddito.

Il 56% degli italiani pensa infatti che nell’ultimo anno sia diventato più difficile ottenere un mutuo per l’acquisto della casa. Una visione sulla quale non hanno inciso iniziative come il quantitative easing della Bce o il Jobs Act, ancora troppo recenti per essere percepite. Mentre risultano ancora poco conosciuti strumenti come il Fondo di garanzia mutui: soltanto il 5% del campione ha infatti usufruito o usufruirà dell’iniziativa.

Le intenzioni di acquisto vedono invece un quadro più roseo. Merito del settore auto che registra il picco positivo degli ultimi due anni. La quota di consumatori pronta ad acquistare un’auto nuova nei prossimi tre mesi sale infatti dall’8% di marzo 2013 al 16,6% del marzo di quest’anno.

Sulla stessa scia anche i settori casa, arredamento e tutti i beni legati al tempo libero. Crescono infatti le previsioni di acquisto di abitazioni (dal 4,1% al 7,2%), di mobili (dal 14,7% al 18%) e le intenzioni di effettuare ristrutturazioni (dal 9,8% al 12,7%). Una propensione, quest’ultima, sulla quale probabilmente influisce il bonus ristrutturazioni rinnovato dal governo per tutto il 2015. Prospettive rosee sia per il settore viaggi e vacanze, sia per il fai-da-te, sia per le intenzioni di acquisto di attrezzature per abbigliamento e sportive. In aumento risultano anche le persone interessate a comperare beni di elettronica di  consumo; stabile, invece, la propensione di spesa sia per i piccoli elettrodomestici (31,6%), sia per i grandi (19%).

Come sempre trend positivo anche per informatica, telefonia e fotografia, infissi e serramenti, mentre sono in leggero calo le previsioni di acquisto per fotocamere, videocamere, impianti fotovoltaici e stufe a pellet.

Crisi europea: i pericoli vengono dalla Grecia

L’Europa ha acceso i riflettori sulla Grecia, la quale tra una decina di giorni dovrà affrontare il suo più importante test elettorale, con la sinistra radicale e anti-Troika di Syriza che è data in vantaggio.

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“Questo non è un Paese per giovani”. E la colpa, in gran parte, è da ascrivere alla crisi che lo attanaglia da anni. Crisi che si riversa prepotentemente sul crollo demografico e che fa dell’Italia una realtà in cui la parola ‘crescita’ pare non trovare sbocchi.

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