L’Italia ci riprova con gli incentivi alle donne

 Uno dei grossi problemi del nostro paese è che manca una riforma seria del mercato del lavoro, una riforma che sia in grado di tagliare i ponti con il passato di precarietà che contraddistingue il paese e fondare un’economia più solida e longeva. In più, sempre per quanto riguarda il lavoro, c’è il problema della differenza di salario tra uomini e donne.

Partendo da questi due punti, Elsa Fornero ha deciso di riprendere i lavori, cercando di risolvere i problemi di disoccupazione. In Europa, infatti, il 23 per cento dei cittadini non ha un’occupazione e la situazione è particolarmente grave, soprattutto per i giovani, in Spagna, Portogallo, Grecia e Italia.

Per le donne le assicurazioni sono più care

La Fornero ha deciso di riprendere il discorso sugli incentivi per l’occupazione femminile e ne ha disposti alcuni. In pratica ha previsto una riduzione dei contributi pari al 50 per cento per il datore di lavoro che assume una donna. Lo sgravio dura 12 mesi ma può essere esteso fino a 18 mesi se il contratto di lavoro diventa a tempo indeterminato.

Scende la disoccupazione ma l’Italia non convince

Gli incentivi sono pensati per l’assunzione di donne di qualsiasi età senza un impiego fisso da più di sei mesi, per l’assunzione di donne che non hanno un impiego regolarmente retribuito da più di 24 mesi e per le aziende che sono caratterizzate dalla forte disparità di genere.

Questo vuol dire che i settori più interessati dalle novità sono quello delle costurzioni e una parte del mondo industriale.