Continua a diminuire il Pil italiano
Il Pil italiano è sceso del 2,2% nel 2012. Un chiaro segno che l’economia italiana, così come quella europea, è ancora in uno stato di profonda debolezza.
Il Pil italiano è sceso del 2,2% nel 2012. Un chiaro segno che l’economia italiana, così come quella europea, è ancora in uno stato di profonda debolezza.
Il principio di residenza e il principio di emissione sono alla base della Tobin Tax che quest’anno debutta sul territorio europeo e colpisce più a fondo.
Un patto per rilanciare due economie momentaneamente asfittiche e poco propense alla crescita occupazionale.
La debolezza delle finanze di Italia e Spagna è una delle questioni insolute dell’UE che sta provando a ripartire. Le good news lo testimoniano.
Le good news sono il segnale più evidente del fatto che l’Europa si sta riprendendo nonostante i grafici parlino ancora di crisi e recessione.
Cosa blocca la ripartenza dell’UE? Una serie di questioni da risolvere, riferite soprattutto ai paesi periferici, quali ad esempio l’Italia e la Spagna.
L’Eurogruppo riflette sulla possibilità di mettere un tetto al fondo salva stati che passa dalle banche e non arriva sempre agli stati.
Chiesto un limite per il fondo salva stati proprio a poche ore dall’approvazione del bilancio europeo, una good news che fa ben sperare per le sorti dell’UE
Draghi illustra i rischi per l’Europa, stabilità dei prezzi e debolezza delle domande interna ed esterna e ribadisce l’importanza delle riforme.
Draghi fa un’analisi monetaria dell’Europa che giustifica la sensazione che l’economia nell’UE si stia riprendendo.