Durante il mese di ottobre tanto le esportazioni quanto le importazioni nei confronti dei Paesi extra Unione europea hanno fatto registrare una forte diminuzione in confronto al mese precedente (-1,2% per entrambi i flussi), mentre è da rilevare una crescita tendenziale dell’export (+0,8%) e una forte discesa delle importazioni (-7,8%).
Export
Le previsioni per la crescita del Made in Italy nei prossimi anni
Il Made in Italy può essere considerata ancora oggi la punta di diamante dell’economia italiana. L’unico problema è che non sempre gli addetti ai lavori potranno trovare il made in Italy in Italia. Si prevede infatti, per questo settore della nostra economia, una crescita anche nei prossimi 15 anni, ma buona parte di essa avverrà all’estero.
Crescono le esportazioni delle imprese italiane ma non nel Sud Italia
Nel corso dell’anno passato l’export si è confermato come uno dei settori più vivaci della nostra economia, che in un periodo di crisi e di mancanza di lavoro continua a riscuotere interessanti successi a livello internazionale. Ma è proprio attraverso il livello raggiunto dalle esportazioni delle imprese italiane che si può evincere quanto nel nostro paese ancora esista una profonda diversità e un incolmabile divario tra lo sviluppo del nord de paese e quello del sud.
Istat rileva una crescita dell’export italiano
Le esportazioni italiane in aprile ritornano a salire su base mensile, dopo tre cali ininterrotti, facendo registrare un aumento dello 0,4%. È quanto rilevato dall’Istat, che rispetto al 2013 registra un aumento del 2,0%, grazie all’aiuto giunto dall’Ue (+5,0%), con vendite in aumento dalla Polonia alla Germania. Invece le importazioni sono in calo, sia su marzo (-0,6%) che su base annua (-2,9%).
Il problema dell’economia italiana sono le basse esportazioni
Continua la contrazione delle esportazioni italiane che hanno avuto un calo congiunturale, il terzo consecutivo, dello 0,8%. È quanto rilevato dall’Istat, che rimarca la tenuta delle vendite su base annua, in crescita dell’1,2%, grazie alla “forte espansione” dell’export nell’area Ue, che in questo modo fa di nuovo da traino. Il primo trimestre dell’anno, segna un rialzo congiunturale dello 0,3%.
In Giappone cresce il deficit commerciale
Solo l’1,8 per cento, a tanto ammonta l’aumento del valore delle esportazioni all’estero rispetto a un anno prima
In aumento i prezzi all’importazione negli Stati Uniti
L’assenza di pressioni inflazionistiche nell’economia suggeriscono che la fed potrebbe mantenere la politica monetaria accomodante ancora per un periodo