La retribuzione di produttività dell’Agenzia delle Entrate – Gli adempimenti del lavoratore dipendente

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 Come abbiamo visto anche in alcuni post pubblicati in precedenza, le agevolazioni fiscali previste dalla retribuzione di produttività dell’Agenzia delle Entrate consistono in  una forma di agevolazione sulla tassazione del reddito, di cui possono beneficiare tutti i lavoratori dipendenti del settore privato che nel corso dell’anno 2012 hanno raggiunto un reddito da lavoro dipendente non superiore a 40 mila euro e che sono in possesso dei requisiti previsti. 

Le agevolazioni fiscali previste dalla retribuzione di produttività dell’Agenzia delle Entrate

In un post pubblicato in precedenza abbiamo già visto quali sono gli adempimenti che deve svolgere il datore di lavoro in questo caso ovvero il sostituto d’imposta. In questo post vedremo invece quali sono gli adempimenti che deve compiere lo stesso lavoratore dipendente per poter fruire di questa agevolazione.

>La retribuzione di produttività dell’Agenzia delle Entrate – Gli adempimenti del datore di lavoro

La retribuzione di produttività dell’Agenzia delle Entrate – Gli adempimenti del lavoratore dipendente

La normativa fiscale in materia di retribuzione di produttività prevede che, nel caso in cui la tassazione agevolata non venga trattenuta dal sostituto di imposta, la stessa possa essere applicata dal contribuente all’interno della dichiarazione dei redditi.

Il lavoratore dipendente, tuttavia, è tenuto a comunicare sempre al datore di lavoro la non sussistenza del diritto di avvalersi dell’imposta sostitutiva nelle seguenti circocstanze:

  • nel caso in cui nel corso dell’anno 2012 il dipendente abbia intrattenuto rapporti di lavoro con più di un datore di lavoro e abbia superato il limite previsto dei 40 mila euro di reddito
  • nel caso in cui nel corso del 2013 abbia già percepito somme assoggettabili alla tassazione agevolata per un massimo di 2500 euro, attraverso altri rapporti di lavoro dipendente.

 

 

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