Imprese e consumatori, fiducia in calo a giugno

La fiducia dei consumatori e delle imprese è apparsa in calo durante questo mese, stando ai dati provenienti da una rilevazione che ancora non sconta il risultato del referendum sulla Brexit ma che probabilmente è influenzata dalle tensioni e dalle incertezze sui mercati che l’hanno preceduto.

Italiani fiduciosi sulla crescita

Quelle confermate dalla Global Consumer Confidence Survey della Nielsen, sono notizie positive circa la fiducia che gli italiani ripongono nella crescita.

La fiducia dei consumatori cresce nel mondo ma non in Italia

 Negli Stati Uniti la fiducia dei consumatori è aumentata notevolmente nel primo trimestre, coerentemente con l’ottimismo sulle prospettive economiche. I dati arrivano da un sondaggio globale che ha mostrato anche l’aumento della fiducia nei Paesi indebitati della zona euro.

A livello globale, la fiducia dei consumatori è tornata sui livelli pre-crisi nei primi tre mesi di quest’anno, il più alto dal primo trimestre del 2007. I dati sono stati mostrati dall’indagine di informazione globale e approfondimenti della società Nielsen.

 

► Istat, cresce la fiducia dei consumatori a Marzo

 

In alcuni Paesi, le migliorate prospettive di lavoro stanno rafforzando la fiducia dei consumatori. Quasi la metà degli intervistati a livello globale prevede che il mercato del lavoro sarà buono o eccellente nel prossimo anno e una percezione positiva circa le prospettive di lavoro locali nei prossimi 12 mesi si è mostrata nel primo trimestre in ogni regione tranne il Sud America.

La fiducia dei consumatori è stata più alta in Asia. L’Indonesia è stato il Paese più ottimista a livello mondiale per il quinto trimestre consecutivo seguito dall’India. I Paesi più pessimisti sono stati la Croazia e l’Italia.

Il Nielsen Global Consumer Confidence Index è salito di 2 punti nel primo trimestre a 96, secondo il sondaggio condotto tra il 17 febbraio e il 7 marzo. Una lettura inferiore a 100, tuttavia, segnala ancora un morale relativamente basso il dei consumatori.

La fiducia dei consumatori negli Stati Uniti è arrivata alla soglia dei 100 punti, in aumento di 6 punti rispetto al trimestre precedente. Negli Stati Uniti il 44 per cento degli intervistati ha affermato che sta mettendo i contanti in conti di risparmio, rispetto al 39 per cento del trimestre precedente. La società che ha condotto il sondaggio ha detto che mentre il numero di americani che si sentono impantanati nella recessione è ancora elevato ed è il 63 per cento, il netto miglioramento rispetto al quarto trimestre è un segnale incoraggiante.

In Giappone scende la fiducia dei consumatori

 In Giappone la fiducia dei consumatori è scesa al livello più basso da agosto 2011 e il governo ha tagliato la sua valutazione economica per la prima volta in 17 mesi. L’aumento delle tasse sulle vendite dal 1 ° aprile ha minato il potere d’acquisto dei consumatori.

La fiducia a marzo è diminuita di un punto rispetto al mese precedente e circa il 90 per cento dei partecipanti a un sondaggio ha affermato di aspettarsi un aumento dei prezzi nel corso dei prossimi 12 mesi.

 

L’indice Nikkei della Borsa giapponese, chiude in parità

 

Il primo ministro Shinzo Abe rischia di non riuscire a sostenere la crescita nella terza più grande economia del mondo con i prezzi che iniziano a salire mentre i salari rimangono stagnanti. Il sentimento più debole potrebbe rendere più difficile guidare un rimbalzo da una previsione di contrazione in questo trimestre e aumentare le probabilità che la Banca del Giappone aggiunge stimoli alla sua politica di allentamento già senza precedenti.

In Giappone i salari non sono in aumento e l’aumento delle imposte abbassa i redditi reali, spingendo verso l’alto il costo della vita. L’economia può restringersi nel periodo aprile-giugno più di quanto il governo e la BoJ prevedono.
La fiducia era a 39,9 quando Abe si è insediato nel dicembre del 2012 ed è salita a 45,7 nel maggio dello scorso anno, il punto più alto durante il suo attuale mandato come primo ministro. L’indice Topix è sceso di oltre il 10 per cento quest’anno, dopo l’impennata del 51 per cento nello scorso anno. La fiducia è scesa in tutte e cinque le componenti del sondaggio, con la volontà di acquistare beni durevoli che ha fatto emergere l’abbassamento più alto.

Il governo oggi ha tagliato le sue previsioni sull’economia nel mese di aprile, la prima riduzione della sua valutazione dal novembre 2012. Il downgrade è dovuto alle minori valutazioni dei consumi privati, della costruzione di alloggi, delle importazioni e della produzione industriale.

Cresce la fiducia delle imprese

 Anche la “fiducia delle imprese” è in risalita, in linea con quella espressa pochi giorni fa dai consumatori. Questo dato, che emerge dalla rilevazione ISTAT relativa al mese di marzo, registra il quinto rialzo consecutivo dell’indice che balza a quota 89,5 punti, il massimo dal settembre 2011. La spinta positiva deriva soprattutto dal settore manifatturiero e dei servizi, mentre i comparti delle costruzioni e del commercio esprimono minor ottimismo.

In particolare il tasso di fiducia espresso dalle imprese manifatturiere sale a 99,2 da 99,1 di febbraio. Il settore manifesta “attese stabili” per quanto riguarda la produzione,ma eleva di livello i giudizi sugli ordini (da -25 a -23) e sulle scorte di magazzino (da -3 a -1).

 

Gli italiani hanno fiducia nella ripresa economica

 

L’analisi del clima di fiducia suddivisa in base ai principali raggruppamenti industriali evidenzia un progresso per i beni strumentali (da 97,7 a 98,2) ed una lieve contrazione per i beni di consumo (da 99,5 a 99,4), mentre per i beni intermedi l’indicatore rimane stabile a 100,4. Il tasso cala dal 76,9 di febbraio al 75,8 di marzo nell’ambito delle imprese di costruzione.

Le attese sull’occupazione registrano miglioramenti (con un saldo da -21 a -18 ), mentre i giudizi sugli ordini e sui piani di costruzione subiscono una flessione da -50 a -54. Nell’area delle imprese di servizi l’indice del clima di fiducia continua a risalire e si attesta a 92,4 punti rispetto ai 90,3 di febbraio. Risultati positivi conseguono anche le attese sull’andamento dell’economia in generale (da -26 a -22 il saldo) e i giudizi sugli ordini (da -12 a -10 il saldo), a fronte di un lieve decadimento che coinvolge invece le attese sugli ordini (da -2 a -3 il saldo).

Nel settore del commercio al dettaglio l’indice del clima di fiducia scende passando a 94,6 da 96,3 di febbraio, con particolare aggravio espresso dal mondo della grande distribuzione (da 97,2 a 92,4) e valori stabili a 96,3 avvertiti dal commercio tradizionale.

La fiducia dei consumatori in Europa in crescita

 L’ottimismo per l’economia della zona euro cresce più del previsto nel mese di marzo. La fiducia dei consumatori europei ha mostrato il suo più grande salto in avanti mensile in quasi cinque anni.

La crescita della fiducia dei consumatori europei incoraggerà la Banca centrale europea (Bce) che è alle prese con gli aumenti lenti dei prezzi nonostante l’impostazione del costo del denaro vicino allo zero. La Bce si riunisce il 3 aprile per impostare il suo tasso.

 

Fiducia dei consumatori in crescita e Padoan in Germania parla dell’economia italiana

 

I dati della Commissione europea hanno mostrato che il morale nel blocco dell’Ue a 18 nazioni è aumentato a 102,4 dal livello di 101,2 di febbraio, superando le aspettative del mercato di 101,4. I dati mostrano che la fiducia dei consumatori è migliorata notevolmente quest’anno a oscilla sopra alla sua media a lungo termine, per la prima volta dal luglio 2011.

Il Sentiment nel mese di marzo in Olanda è salito del 2,3, in Spagna del 2,2, in Italia dell’1,3 e in Francia di 0,7. Il morale in Germania, la più grande economia europea, è salito di 0.4.

La Commissione europea ha detto che la fiducia dei consumatori è stata particolarmente vivace, registrando il più grande aumento mensile dal mese di aprile 2009. La fiducia dei consumatori sulla futura situazione economica generale e sul livello di disoccupazione futuro, così come le loro aspettative di risparmio, cono migliorate notevolmente.

La disoccupazione del blocco, tuttavia, resta vicina a livelli record al12%. La creazione di posti di lavoro negli ultimi tre mesi dello scorso anno, tuttavia, è salito per la prima volta in quasi tre anni.

Fiducia dei consumatori in crescita e Padoan in Germania parla dell’economia italiana

 La fiducia dei consumatori in Italia è in crescita consistente. I dati sulle vendite al dettaglio non sono ancora alti, avendo mostrato una crescita pari a zero, ma a marzo la fiducia ha mostrato un rialzo significativo sostenuto dalle aspettative sullo stato futuro dell’economia nel nostro Paese.

I dati sono stati mostrati dall’Istat che ha spiegato come l’indice del clima di fiducia dei consumatori a marzo ha realizzato un incremento significativo. L’indice è arrivato a 101,7 da 97,7 del mese precedente. In miglioramento i giudizi sulla situazione economica attuale e quelli sulle attese future. In crescita anche le aspettative sulla situazione economica della famiglia mentre peggiorano i giudizi sul bilanco familiare.

 

Negli Stati Uniti scende a sorpresa la fiducia dei consumatori

 

Con la fiducia dei consumatori sull’economia del paese che cresce, il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan ha parlato della situazione economica in Italia nella sua visita in Germania. A Berlino, Padoan ha affermato: L’Italia ce la farà. Voglio una crescita forte e non tradirò i patti Ue”. Il ministro ha anchee aggiunto: “Soprattutto voglio una crescita ricca di lavoro, di nuova e buona occupazione, in un Paese finalmente in grado di fare funzionare l’economia e lo Stato”.

Padoan ha parlato della necessità di riformare il mercato del lavoro e quello delle regole e delle norme, in modo da semplificare la burocrazia che pesa molto per le imprese in Italia. Non è mancato un riferimento ai rapporti con la Germania rispetto alle riforme, con il ministro che ha detto che le proposte sul lavoro e sulla semplificazione sono state accettate e vanno nella direzione corretta.

La fiducia delle imprese tedesche si abbassa per la crisi in Ucraina

 La fiducia delle imprese tedesche è scesa per la prima volta in cinque mesi a marzo, in quanto le imprese della più grande economia europea hanno cominciato a preoccuparsi che una possibile situazione di stallo in Ucraina porti a ulteriori sanzioni contro la Russia.

L’indice del clima di business Ifo è sceso a 110,7 da 111,3 di febbraio. L’indicatore strettamente sorvegliato si basa su un sondaggio mensile di circa 7.000 imprese.

 

La Germania guida la ripresa economica dell’Ue

 

Il tuffo a marzo dell’indice Ifo della Germania fornisce ulteriori prove del fatto che la crisi in Ucraina sta arrivando ad avere effetti negativi in grado di toccare la fiducia delle imprese. Il recupero della Germania potrebbe essere messo a rischio se la crisi si approfondisce.

Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama e i principali alleati dei Paesi industrializzati hanno avvertito la Russia che si affaccia a sanzioni economiche se il presidente Vladimir Putin prenderà ulteriori misure per destabilizzare l’Ucraina.

La Germania riceve più di un terzo del suo gas e petrolio dalla Russia. Più di 6.000 imprese tedesche sono attive lì e le associazioni imprenditoriali e le organizzazioni professionali hanno già avvertito che una escalation comporterebbe perdite catastrofiche per le imprese.

L’azienda Lemken, un produttore tedesco di macchinari agricoli, ha visto un grande abbassamento in ordini provenienti dalla Russia, suo secondo più grande mercato di esportazione dopo la Francia.

I consiglieri economici hanno detto la settimana scorsa che la crisi in Ucraina è stata la più grande minaccia alla crescita globale, e in particolare della Germania, a causa della importanza della Russia come esportatore di energia.