Negli Stati Uniti scende a sorpresa la fiducia dei consumatori

 La fiducia dei consumatori negli Stati Uniti è scesa inaspettatamente a marzo indicando ch  la spesa delle famiglie ha avuto una battuta d’arresto anche per i problemi meteorologici all’inizio di quest’anno.

L’indice preliminare della Thomson Reuters – Università del Michigan ha messo in mostra come la fiducia è scesa a 79,9 questo mese da 81,6 di febbraio.

 

Negli Stati Uniti vendite al dettaglio in aumento

 

I consumatori intervistati sono più pessimisti circa le prospettive economiche, indicando che la crescita dei salari è necessaria per spingere i consumi. Il mercato del lavoro dovrebbe continuare a migliorare, anche se ad un ritmo moderato, ed è quindi fondamentale l’aumento dei salari, che sarà il vero fattore per guidare i consumi e il sentimento degli americani sull’economia.

Un altro rapporto ha mostrato che l’inflazione a livello di ingrosso è diminuita il mese scorso. L’indice è diminuito in modo imprevisto dello 0,1 per cento nel mese di febbraio, dopo un progresso dello 0,2 per cento con il costo dei servizi che è sceso.

L’indice sul sentiment per le aspettative a sei mesi è sceso a 69,4, il più basso dal mese di novembre, da 72,7 del mese scorso.

I dati recenti indicano che il mercato del lavoro sta iniziando a stabilizzarsi. Le cifre del Dipartimento del Lavoro hanno mostrato richieste di sussidi di disoccupazione inaspettatamente diminuite la scorsa settimana al il livello più basso dalla fine di novembre. Il tasso di disoccupazione, invece, è salito al 6,7 per cento dal 6,6 per cento.

La retribuzione dei lavoratori sta mostrando segni di ripresa. le retribuzione orarie per tutti i lavoratori sono salite dello 0,4 per cento, in media a 24,31 dollari il mese scorso, segnando il più grande guadagno da giugno. La retribuzione media settimanale è aumentata a 831,40 dollari da 830,75 dollari.

In Gran Bretagna sale la fiducia dei consumatori

 La fiducia dei consumatori è salita al livello più alto da quando il quasi collasso della Northern Rock Plc ha innescato la crisi del credito in Gran Bretagna più di sei anni fa. La situazione economica è cambiata molto e ora la Gran Bretagna è accreditata di una crescita interessante.

Un indice del sentimento dei consumatori è salito di 6 punti nel mese di gennaio, il più alto dal settembre 2007. La fiducia dei consumatori è aumentata così come le prospettive economiche della Gran Bretagna.

L’economia britannica ha avuto la sua più forte crescita dal 2007 l’anno scorso in mezzo a un boom immobiliare. Tutto questo è una buona notizia per il governo con le elezioni che cominciano a essere in vista. La crescita della fiducia dovrebbe manifestarsi in una maggiore spesa.

 

La Gran Bretagna e l’economia in più rapida crescita in Europa occidentale

 

Un anno fa molti indici che riguardavano la fiducia e diversi parametri economici erano negativi. Ora le cose sono cambiate. L’economia è cresciuta dell’1,9% l’anno scorso anche se un paio di trimestri di crescita superiore al tasso tendenziale guidato dalla spesa delle famiglie rappresenta un buon inizio, ma non è sufficiente. Gli indici ora non sono più negativi.

Il primo ministro David Cameron ha bisogno di un rilancio per vincere un secondo mandato nel maggio del prossimo anno. Fino ad oggi ha pagato la condizione economica di crisi in Europa e l’aumento delle tasse e delle tariffe a carico dei cittadini.
Con il miglioramento dei parametri economici anche le sue possibilità di essere rieletto potrebbero aumentare.

La fiducia dei consumatori è in crescita a gennaio

 La fiducia dei consumatori in Italia è salita nel mese di gennaio, invertendo la sua caduta del mese precedente. Lo stato d’animo delle famiglie è migliorato anche se la loro visione dell’economia è rimasta sostanzialmente stabile. Per l’Istat, l’indice di fiducia dei consumatori in Italia è salito a gennaio a 98,0 da 96,4 di dicembre, un dato rivisto al rialzo da 96,2.

Il piccolo aumento riflette il miglioramento del sentiment riguardo le famiglie e la loro situazione e il clima in generale, secondo uno studio mensile dell’Istat. Le prospettive per il futuro è rimangono stabili mentre la visione dell’economia è deteriorata in maniera modesta.

Nonostante la crescita, la fiducia dei consumatori in Italia è ancora ben al di sotto del livello raggiunto a 100,8 nel mese di settembre, ma ha invertito il calo del mese di dicembre, in un momento di confusione politica oltre che di imposte dovute.

 

Draghi afferma che la ripresa nell’Eurozona è ancora fragile

 

Le famiglie, che in Italia tendono ad avere basso debito e notevoli risparmi, hanno espresso atteggiamenti che mostrano più capacità di gestire i loro bilanci, la situazione economica e le aspettative private, e soprattutto, come dimostra l’istat, hanno riferito che la loro situazione non sta peggiorando.

I dettagli dell’indagine dell’Istat hanno mostrato che probabilmente questi dati riflettono una visione della disoccupazione, che è aumentata considerevolmente negli ultimi tre anni, in fase di stabilizzazione, anche se i consumatori non si aspettano una crescita dei posti di lavoro.

Le intenzioni di acquisto di automobili, di immobiliare o per la ristrutturazione delle case esistenti sono ulteriormente diminuite a livelli molto bassi. La fiducia è aumentata in tutte le regioni, ma il miglioramento maggiore è nel nord-est.

L’ottimismo degli investitori in crescita

 Gli investitori internazionali sono più ottimisti circa l’economia globale che in qualsiasi momento degli ultimi cinque anni, grazie anche alla ripresa guidata dagli Stati Uniti dei Paesi più industrializzati, come afferma la Bloomberg Poll globale.

Alla vigilia della riunione annuale del World Economic Forum a Davos, in Svizzera, il 59% degli abbonati Bloomberg intervistati la settimana scorsa ha detto che le prospettive economiche stanno migliorando. A novembre il dato era del 33% e ciò segna il risultato migliore da quando il sondaggio è iniziato nel luglio del 2009.

La forza delle economie più ricche è stata citata come la ragione principale per la fiducia da quasi due terzi degli intervistati, che hanno affermato di essere più ottimisti di un anno fa.

 

Fare investimenti sicuri

 

I Paesi più sviluppati stanno giocando di gran lunga la parte più importante nella crescita della fiducia, nella ripresa dei mercati e dell’economia. Senza dubbio, la fiducia è il fattore determinante più importante per la crescita.

Il tono ottimista può essere rafforzato con più di 2.500 dirigenti di finanza, affari e governo che si riuniranno a partire da domani nelle Alpi svizzere. Le riunioni recenti di Davos sono state offuscate dalla crisi economica, dalla recessione del 2009 ai successivi timori di una mancanza di tenuta della zona euro.

L’umore è più probabile che sia migliore e questo riflette i miglioramenti dell’economia globale e dei mercati finanziari.

Il cambiamento di umore vede il mercato azionario favorito con il 53% degli intervistati che ha affermato che le azioni offriranno il miglior ritorno per il prossimo anno.

Migliora la fiducia delle aziende italiane nel mese di dicembre 2013

 Si respira un clima di maggiore ottimismo tra le aziende italiane a partire dal mese di dicembre 2013. In chiusura d’anno è infatti tornato a migliorare l’indice di fiducia delle imprese italiane, che ha guadagnato alcuni punti percentuali rispetto al mese precedente di novembre. 

Confindustria vede il primo trimestre di crescita dal 2011

 Secondo Confindustria, il quarto trimestre potrebbe far registrare la prima crescita della produzione industriale dal 2011. L’aspettativa si basa sul dato di novembre con la produzione industriale che è cresciuta dello 0,4% rispetto a ottobre. Confindustria vede il rilancio dell’economia per le imprese italiane considerate le aspettative per questo trimestre come il primo positivo dal 2011.

Legge di Stabilità 2014 e reddito mini, come funziona?

Migliora il clima di fiducia delle aziende italiane ed europee

 Nel corso del 2013 è tornato a migliorare il clima di fiducia di cui godono le aziende ubicate in Italia e in Europa. A rilevarlo è l’Istat, l’Istituto di Statistica, che per il mese di novembre 2013 ha potuto registrare un aumento presso le imprese italiane superiore a quello della maggior parte delle economie d’Europa. 

Sale la fiducia dei consumatori, ma restano i timori per il futuro

 I dati dell’Istat mostrano la crescita dell’indicatore sulla fiducia dei consumatori dopo che ad ottobre era sceso. L’indicatore riprende quindi a salire dopo la diminuzione del mese che era seguita a quattro rialzi consecutivi. Le preoccupazioni per il futuro dell’Italia e per l’economia sono ancora presenti, ma la fiducia dei consumatori mostra dei segni di ripresa e arriva a 98,3 punti, a novembre era a 97,3, mentre il dato su quella personale è ora a 101,1 da 93,1. La componente economica invece diminuisce da 93,1 a 91,6.

Sale la fiducia dei consumatori a novembre 2013

 Nel mese di novembre 2013 è tornata a salire la fiducia dei consumatori dopo il rallentamento registrato nel mese di ottobre. Lo certifica l’Istat, l’Istituto di Statistica, che ha diffuso i dati relativi al mese che si sta per chiudere. Diventano quindi più ottimisti gli italiani nei confronti non solo dei consumi immediati, ma anche delle possibilità di ripresa della nostra economia.