Arrivano le prime modifiche alla Legge di Stabilità su Tasi e detrazioni

 Arriva dopo molti giorni di critiche e polemiche anche un certo cambio di rotta per le misure inserite in prima istanza all’interno della bozza della Legge di Stabilità. E’ stato infatti raggiunto ieri un accordo a Palazzo Chigi tra il Presidente del Consiglio Enrico Letta, il vicepremier Angelino Alfano e il Ministro dell’Economia e delle Finanze Fabrizio Saccomanni, per cui nei prossimi giorni verranno ad essere ritoccati in particolare due dei provvedimenti inseriti all’interno della legge finanziaria per il 2014-2015. 

Per la Corte dei Conti la legge di Stabilità comporta rischi e problemi di equità

 Il Presidente della Corte dei Conti Raffaele Squitieri è stato in questi giorni sentito in occasione di una audizione al Senato sulla Legge di Stabilità, su cui il governo sta ancora lavorando e di cui sono state diffuse per il momento solo bozze provvisorie. Il giudizio sulla legge, tuttavia, è stato di estrema perplessità

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 Uno dei primi obiettivi della legge di Stabilità era quello di ridurre il famigerato cuneo fiscale, il complesso delle tasse che gravano sulle spalle dei lavoratori e delle imprese. All’interno del disegno di legge sono stati infatti inseriti alcuni provvedimenti che muovono in tal senso i primi passi, anche se la situazione resta ancora abbastanza critica. 

Le tasse sulle seconde e terze case a partire dal 2014

 Il disegno di legge relativo alla Legge di Stabilità, come è noto, ha rivisto da cima a fondo l’insieme delle imposte che gravano sulla casa e sui servizi, introducendo la Tasi, la Tari e le Trise, e che saranno per buona parte appannaggio dei Comuni, a cui spetterà anche il compito di deciderne le aliquote. 

Il MEF spiega in una nota la differenza tra Tasi e IMU

 Una nota del Ministero dell’Economia e delle Finanze ha precisato in questi giorni che il gettito della nuova Tasi  – 3,7 miliardi di euro – sarà comunque inferiore a quello previsto dalla vecchia IMU sull’abitazione principale, perché per fare un equo raffronto tra le due imposte non deve essere preso in considerazione solo il gettito della vecchia IMU – 3,3 miliardi di euro, ma anche quello della abrogata Tares, la tassa sui rifiuti , o almeno della sua componente relativa ai servizi indivisibili, che porterebbe l’ammontare totale a 4,7 miliardi di euro. 

Ecco quanto vale la nuova Tasi secondo il Ministero dell’Economia

 Come è noto la legge di Stabilità che è stata licenziata solo qualche tempo fa dal Consiglio dei Ministri e che ora si trova al vaglio del Parlamento ha rivisto abbastanza profondamente il sistema di tassazione che nel 2014 dovrà gravare su immobili e servizi ad essi collegati. 

La nuova Tasi sarà più cara della vecchia IMU?

 La legge di Stabilità rivede ex novo la tassazione sugli immobili e sui servizi e le imposte che gravano sui cittadini cambiano volto ed entità. Ma anche in fase di dopo IMU quello che i proprietari di casa si domandano è quanto andranno in definitiva a pagare con la nuova impostazione del sistema tributario. 

Arrivano la Tasi e la Tari a rimpiazzare l’IMU

 Il capitolo IMU solo alcuni giorni fa sembrava appena superato ma la realtà dei fatti dimostra tutto il contrario. All’interno del testo della legge di Stabilità che ora si trova al vaglio del Parlamento, sono state inserite infatti una serie di misure che prevedono la rimodulazione delle imposte che gravano sugli immobili e sui servizi che i cittadini sono tenuti a pagare.