Nuovo business salute per Nestlè

Gli scienziati di Nestlé sono alle prese con profili genetici per sviluppare alimenti destinati a uso medico, area che rappresenta una delle grandi speranze per la crescita delle vendite del gruppo.

Perugina: un operaio su 5 è in cassa integrazione

 Cassa integrazione, a rotazione, per duecento addetti. Nestlè ha questo in mente per i sindacati che hanno chiesto lumi circa la Cig per 867 dipendenti a tempo pieno su mille (compresi gli stagionali) in Perugina. Dipendenti che sono in sciopero, dopo aver annunciato un pacchetto di agitazione per otto ore.  Nestlè ha spiegato che il ricorso alla Cig è stato proposto al fine di far fronte al calo della produzione, come già successo in passato. L’azienda ha poi aggiunto di essere disponibile a dialogare con i sindacati. Questi ultimi hanno proposto il ricorso ai contratti di solidarietà al posto della Cig.

Gli Usa si interrogano sullo strano caso Ferrero

 Qualche giorno fa, il Wall Street Journal si è interessato al gruppo Ferrero. L’azienda di Alba, creata da Pietro Ferrero, ha un successo crescente a livello internazionale ma non è interessata ad essere quotata in Borsa. Da quando il creatore dell’azienda, circa 60 anni fa, ha proposta la sua “crema gianduia”, che poi sarebbe diventata la famosa nutella, la crescita è stata continua e di grande livello. Ferrero ha il 7,7% del mercato del cioccolato a livello mondiale, veramente un livello importante.
Ferrero compete in un mercato internazionale in cui ci sono grossi gruppi come Mondelez, Mars e Nestlé, che hanno un parte di mercato superiore all’azienda di Alba, e con Hershey e Lindt, che invece sono sovrastati da Ferrero.
L’interesse del Wall Street Journal è per i risultati e non solo. In effetti, il fatto che Ferrero abbia sempre rifiutato l’offerta delle banche di trasformazione in società per azione o della vendita ai colossi del mercato ha suscitato la curiosità. Mars e Nestlé hanno provato a intavolare una trattativa per assicurarsi Ferrero, ma la società si è sempre dimostrata chiusa verso questa possibilità.
Ferrero segue la sua politica aziendale che da anni è contraddistinta da utili reinvestiti nella produzione. Legame con il territorio e ottima strategia di marketing hanno salvato e anzi rafforzato Ferrero a livello internazionale in una fase in cui la globalizzazione è sempre più contraddistinta da grandi colossi che fagocitano le realtà locali. Il successo di Ferrero rispetto alla concorrenza sta proprio nell’avere creato dei marchi che sono diventate delle icone, dalla nutella su tutti fino alle barrette e all’ovetto.
L’obiettivo dell’azienda è quindi quello di rimanere a livello familiare, ma questo non vuol dire non espandersi, anzi è una strategia di crescita che si volge oltre  l’Europa, dove Ferrero ha l’80% del suo business. La sfida negli Stati Uniti e in Asia è lanciata. Ferrero si concentra sui propri prodotti e non sembra temere la concorrenza di Mars e Hershey che in questi mercati sono potenti.
Una multinazionale a gestione famigliare è quindi un caso a livello mondiale. La crescita di Ferrero negli ultimi sei anni è stata del 45% grazie soprattutto a Kinder e Nutella, ma il mercato a livello internazionale è molto competitivo e per continuare a crescere è fondamentale guardare ai mercati emergenti e nordamericani dove la crisi non c’è o è stata superata.

Nel 2014 mille nuove assunzioni Nestlè in Italia

 In Italia, a partire dal 2014, saranno ben 1000 le posizioni aperte presso Nestlè nell’ambito del progetto Youth Employement. Occorre quindi informarsi per bene e tenersi aggiornati sull’iniziativa. L’azienda, dunque, ha la necessità di integrare risorse da ogni parte d’Europa a prescindere da quale sia la loro formazione.

Consumi in calo e arretra Nestlè

 I consumi, in Italia come all’estero sono in calo. Nel nostro paese, che come suggeriscono diverse analisi, sembra aver intrapreso il cammino verso la luce oltre la crisi, gli italiani non comprano più pane e pasta e hanno effettuato un giro di vite anche sulle spese per la prevenzione e la cura della propria salute.

Nuovi concorrenti per la Nestlè

Ma in questo momento dobbiamo concentrarci sui consumi alimentari per capire meglio la crisi in cui sta incappando l’azienda Nestlè che fino a pochi mesi fa poteva dirsi sostenuta dalle abitudini di spesa dei paesi emergenti. La multinazionale che ha sede in Svizzera, infatti, ha dovuto archiviare il primo semestre dell’anno con dei risultati inferiori a quelli previsti.

Stage da Nestlé

In pratica il primo semestre del 2013 si è chiuso per Nestlé con una crescita del 3,7 % che ha portato gli utili fino a 4 miliardi di euro, pari a 5,1 miliardi di franchi. Il mercato si aspettava qualcosa in più ma a zavorrare i risultati c’è stato soprattutto l’immobilismo delle economie in via di sviluppo e la progressione davvero minima dei paesi emergenti.

Gli azionisti, in fin dei conti, possono ritenersi soddisfatti e ascoltano con piacere il bilancio provvisorio del management della Nestlè che spiega come entro la fine del 2013 si ambisca a fare molto meglio del primo semestre. La crescita attesa è pari al 5 per cento.

Nuovi concorrenti per la Nestlè

 La Nestlé avrà presto un nuovo concorrente a livello internazionale che potrebbe interferire non solo nel business dell’azienda ma anche a livello finanziario. Ecco cosa è previsto per l’anno prossimo. La Nestlé, che è anche una delle aziende più chiacchierate del mondo, per una serie di questioni “etiche”, ha messo in commercio la famosa macchina per il caffé che fagocita cialde rigorosamente Nestlé.

Forbes presenta le aziende con il fattore “R”

A rompere le uova nel paniere ci vuole pensare l’azienda statunitense Mondelez International che ha già per le mani una serie di marchi che si occupano di prodotti alimentari. Dalla fine dell’anno, alcuni di questi marchi, in particolare Jacobs e Carte Noir, inizieranno la distribuzione di cialde di caffé monodose, pensate appositamente per adattarsi alle macchine Nespresso.

All’inizio, queste cialde, saranno in vendita, direttamente in Austria, in Francia, in Germania a in Svizzera e saranno distribuiti dai marchi citati. Con l’operazione in atto la Nestlé dovrebbe perdere la leadership del mercato nel mercato della cialde del caffé.

Stage da Nestlé

Una vera rivoluzione se si pensa che in pochissimo tempo la vendita delle cialde è cresciuta di un quinto, del 20 per cento per poi flettersi del 10 per cento nel 2012, anno in cui è iniziata la distribuzione delle cialde compatibili. La Mondelez, infatti, con la sua attività, è presente sul mercato già dal 2004.

Stage da Nestlé

 Lavorare per la Nestlé è sicuramente un sogno per chiunque voglia entrare nel mondo del lavoro. In questo periodo, la grande azienda alimentare, ha aperto le selezioni per diverse posizioni di stage per alcune delle sue sedi italiane.

L’azienda, che ha la sua sede centrale in Svizzera, nasce nel lontano 1866, grazie alla brillante intuizione di Henri Nestlé, l’inventore della farina lattea, alimento indispensabile per tutti i lattanti impossibilitati a nutrirsi al seno. Da qual momento in poi la Nestlé ha avuto una continua crescita che l’ha portata ad essere presente in tutto il mondo con una vasta gamma di prodotti diversificati.

Al momento l’azienda è alla ricerca di diverse professionalità da inserire nell’organico con un contratto di stage della durata di 6 mesi. Vediamo nel dettaglio le posizioni aperte e le relative sedi di lavoro.

Stage Addetto al Museo Storico per San Sisto (Perugia)

Stage Assistant Demand & Supply Chain per la sede di Milano e per la sede di Parma

Stage Safety Health & Envirnment Project Specialist per la sede di Moretta (Cuneo)

Stage Assistant Controller per la sede di Parma

Stage Assistant Brand Manager per la sede di Milano

Stage Marketing Assistant per la sede di Parma

Stage Assistant Packaging manager per la sede di Milano

Per la candidatura ad una delle posizioni di stage aperte da Nestlé, consultare la pagina Carriere del sito del gruppo.