Pensione anticipata militari, sono cambiati i requisiti

Se cambiano i requisiti per l’accesso alla pensione anticipata, questi cambiamenti sono estesi a tutte le categorie di lavoratori, compresi i militari. Per il 2015 ci sono delle nuove regole per chi vuole congedarsi in anticipo e anche per tutti coloro che aspirano alla pensione di vecchiaia o di anzianità. 

Pensione anticipata: le ultime novità del 24 agosto

Gli aspiranti pensionati non possono stare tranquilli nemmeno ad agosto visto che oggi sono state definite alcune novità dal Governo rispetto alla pensione anticipata. Di cosa si tratta? Sostanzialmente del prezzo che i pensionati pensionati devono pagare per uscire dal lavoro prima del previsto. 

Pensione anticipata, come influisce l’invalidità

Anche essere invalidi può consentire di ridurre il tempo d’attesa del pensionamento ma bisogna fare una specifica richiesta all’INPS per il riconoscimento di alcuni anni figurativi di contributi. Ecco come funziona questo escamotage per gli aspiranti pensionati. 

Pensione anticipata tra ricongiungimento e versamenti a più casse

Pensione anticipata vuol dire andare in pensione prima del tempo, prima di aver maturato i classici requisiti della pensione tradizionale. Ci sono diversi riferimenti di legge che “tutelano” alcune fasce della popolazione. Oggi vediamo com’è possibile sfruttare i versamenti contributivi fatti a più casse previdenziali. 

Pensione anticipata per le donne lavoratrici

Le donne lavoratrici che rispetteranno i requisiti stabiliti dalla normativa, potranno usufruire di uno sconto sull’età pensionabile di 4 mesi per ogni figlio. C’è però bisogno che il loro assegno pensionistico sia calcolato esclusivamente con il sistema contributivo

Pensione anticipata: le novità sulle penalizzazioni

Ci sono dei lavoratori che hanno usufruito della pensione anticipata e sono stati penalizzati se non avevano raggiunto i 62 anni di età. Un disincentivo studiato per far restare a lavoro la vecchia guardia. Adesso però la penalizzazione è stata rivista ma non è detto che sia retroattiva. Il punto della situazione. 

Riforma delle pensioni, quali novità in arrivo?

 Un tema particolarmente scottante di queste ultime settimane di dibattito politico, insieme a quello del lavoro, è la riforma delle pensioni, soprattutto dopo che il Ministro Poletti ha proposto la sua particolare forma di pensione anticipata studiata appositamente per coloro che perdono il lavoro a poco tempo dall’ottenimento dei requisiti necessari.

Ma non sono solo questi i temi di discussione: in questi giorni si è parlato anche di Quota 96 e di esodati e tutti sono in attesa di sapere quale sarà il loro futuro. Vediamo quali sono le ultime novità sulle pensioni.

Pensione anticipata per chi perde il lavoro

Il ministro del lavoro ha abbozzato una sorta di prestito pensionistico per tutti coloro che si trovano a perdere il lavoro a pochi anni dalla pensione: nella pratica, chi si trova in questa situazione riceverebbe un assegno dallo stato, in sostituzione dello stipendio, finanziato in parte con i contributi previdenziali che continuerebbe a pagare il datore di lavoro e dallo stato.

Al momento della pensione, una parte di questo assegno sarà restituito dal lavoratore, con una piccola decurtazione della pensione, e una parte dallo stato.

Quota 96 ed esodati

I dipendenti della scuola, ovvero i quota 96, e gli esodati sperano di essere compresi nel Def, anche se su questo ci sono ancora molti dubbi.

Per gli esodati, al momento, il ministro del lavoro ha assicurato che nelle prossime settimane verrà avviato un tavolo di confronto tra governo, Inps e le commissioni lavoro per definire la presenza o meno delle coperture necessarie.

I Quota 96, dal canto loro, sperano che il Def li prenda in considerazione e che la situazione sia, una volta per tutte, risolta.

Pensione anticipata per lavori usuranti, i requisiti

 Scadono il prossimo lunedì 1° marzo i termini per la presentazione della richiesta di pensione anticipata per lavori usuranti.

Questo trattamento è riservato a lavoratori, sia dipendenti che autonomi, che hanno svolto mansioni usuranti e che hanno raggiunto la ‘quota’, ovvero la somma tra gli anni anagrafici e quelli contributivi.