Cresce la pubblicità online

In Italia la pubblicità online nel 2014 ha un valore pari a due miliardi di euro. Si evince dalle analisi dello IAB Forum che ogni anno dedica un appuntamento al mercato delle sponsorizzazioni digitale.

La localizzazione del negozio di moda

 Il settore della moda e del lusso ha un aspetto che è fondamentale, l’immagine. Certo, questo elemento riguarda probabilmente ogni prodotto, ma nel caso della moda ha un peso più importante in quanto determina i risultati e le vendite.

L’immagine di un negozio di moda e di un brand si costruisce negli anni e riguarda molti aspetti come lo stile, la pubblicità, la comunicazione, la localizzazione ecc.

 

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L’importanza della localizzazione è conosciuta da tutti i marchi di moda. Se, ad esempio, un turista americano non trova un certo marchio di moda nella shopping street di una certa città, accanto a quelli più importanti, penserà che quel marchio sia un gradino più in basso degli altri. E questo è un aspetto che influisce sulle vendite e rende conto dell’importanza della localizzazione.

I brand di moda del lusso investono molto sull’aspetto della localizzazione consapevoli che questo riguarda l’immagine e la pubblicità. Nel centro delle città più importanti ci sono spesso i “flagship store” dei marchi più importanti, cioè i negozi principali che rappresentano l’azienda. Questi store sono probabilmente in perdita, visto che sonno spesso grandi e considerando i costi degli affitti nel centro delle città, ma sono mantenuto perché riguardano l’immagine del brand e quindi sono un investimento.

Per i marchi meno grandi, ma in un certo senso anche per le multinazionali del made in Italy, nella scelta della localizzazione del negozio si fa riferimento a diversi fattori che riguardano appunto l’immagine ma anche aspetti sociali ed economici. I dati considerati sono, ad esempio, il tipo di persone che risiedono nella zona, la tipologia di clienti che passano per quella via, il reddito medio delle persone che transitano nell’area del negozio ecc.

Rcs gestirà la pubblicità de La Stampa

 Novità nel settore della pubblicità editoriale. Una nota di Rcs conferma quanto anticipato nei giorni scorsi da diversi fonti. Il gruppo editoriale gestirà la pubblicità del quotidiano La Stampa che fino ad ora era nelle mani di Publikompass.

Rcs gestirà quindi la raccolta pubblicitaria nazionale sia del quotidiano torinese sia del sito internet dello stesso quotidiano. Nel 2012 questa attività ha raggiunto i 30 milioni di euro. A Publikompass rimane invece la pubblicità locale.

 

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I quotidiani avevano parlato di una possibile fusione tra Rcs e Publikompass, ma queste voci sono state smentite da fonti vicine al gruppo.

Sta di fatto che Rcs amplia la sua organizzazione in termini di pubblicità per le testate giornalistiche una volta in mano a Publikompass. A dicembre si era fatto l’accordo per il passaggio in esclusiva della pubblicità della Gazzetta del Sud, della Gazzetta del Mezzogiorno, del Giornale di Sicilia e de La Sicilia da Publikompass a Rcs. Ora si aggiunge La Stampa. Rcs aumenta quindi il numero di testata giornalistiche delle quali è concessionaria in esclusiva della pubblicità, mentre Publikompass ne perde un’altra importante.

 

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Rcs raccoglie dal 2013 anche la pubblicità per altri quotidiani importanti come Quotidiano Nazionale, Il Giorno, Il Resto del Carlino e La Nazione, facendi parte del gruppo Monrif.

Le voci sulla possibile fusione tra Publikompass e Rcs andavano oltre immaginando che La Stampa e il Corriere della Sera potessero entrare a fare parte dello stesso gruppo editoriale. Un portavove di Rcs aveva smentito quasta possibilità già a ottobre, e poi il consigliere Piergaetano Marchetti aveva affermato che il tema non era al centro dei discorsi in questo momento.

In Borsa, il titolo Rcs è in rialzo. Era già in crescita prima di queste voci, ma dopo la notizia è salito del 6% a 1,421 euro.