Olanda, l’economia che scricchiola

  Il paese dei tulipani, presenta un’economia che potrebbe perdere la prestigiosa tripla A che conferisce un elevato grado di stabilità agli investimenti.

Altri possibili abbassamenti di rating in Europa nel 2014

 Dopo aver ridotto il rating dell’Europa, solo alcuni giorni fa, l’agenzia di rating americana Standard & Poor’s annuncia ulteriori modifiche all’affidabilità creditizia degli stati europei nel corso del 2014. Proprio in questa settimana, infatti, il giudizio di affidabilità di lungo termine dell’Europa è stato portato dal valore precedente AAA all’attuale AA+, ma questa stessa modifica potrebbe presto anche toccare ad altri stati europei. 

Le motivazioni dell’abbassamento del rating dell’Unione Europea

 L’agenzia di rating americana Standard & Poor’s ha recentemente abbassato il rating dell’Unione Europea, con una mossa che ha destato molta sorpresa nel Vecchio Continente. Il giudizio sull’affidabilità creditizia dell’Unione è stato infatti portato ad AA+ dal precedente AAA, almeno per quanto riguarda il profilo di lungo termine. 

L’Unione Europea perde la tripla A secondo Standard & Poor’s

 L’agenzia di rating americana Standard & Poor’s ha recentemente rivisto a ribasso il rating dell’Europa, che, secondo le ultime stime non meriterebbe più la tripla A. Il giudizio di affidabilità di lungo termine sul Vecchio Continente è stato infatti ridotto da AAA ad AA+ e questa decisione ha destato oggi non poca sorpresa nell’Unione.

Standard and Poor’s declassa il rating dell’Unione europea

 L’agenzia di rating Standard and Poor’s boccia l’Europa. Un taglio del rating che di certo non fa bene agli sforzi che l’Europa sta facendo per riprendere a crescere e per convincere gli  investitori internazionali a tornare a scommettere sulla propria economia. L’agenzia di valutazione del debito americana ha abbassato il rating di lungo termine dell’Europa da AAA ad AA+.
Standard and Poor’s parla di prospettive stabili e di giudizio sul debito di breve e medio periodo ad A-1+. In una nota, l’agenzia di rating spiega che il downgrade si basa sulla debolezza del credito nell’Unione europea a 28.
L’Europa perde quindi la tripla A dopo anni in cui la stessa era minacciata dal downgrade. Nel gennaio del 2012 Standard and Poor’s aveva portato l’outlook dell’Europa a negativo e parlato di un possibile declassamento. Ora questo si è realizzato visto anche che la condizione economica dell’Europa resta di un malato caratterizzato da debolezza seppure in ripresa rispetto al periodo di crisi più profonda vissuto in passato.
Standard and Poor’s, nella nota che spiega il downgrade, afferma che a preoccupare è la scarsa coesione dell’Europa. La controversia sempre più persistente nei negoziati sul bilancio in Europa è un elemento negativo. L’agenzia di rating precisa che il downgrade dell’Europa non influenza il rating dei singoli Paesi.
La Commissione europea esprime il suo parere contrario alla scelta di Standard and Poor’s affermando di essere in disaccordo e che il rating dell’Unione europea “dovrebbe essere valutato in base ai meriti, alla luce dello status speciale basato su Trattati del bilancio Ue”.

Per Standard&Poor’s l’outlook dell’Italia resta negativo

 L’agenzia di rating americana Standard&Poor’s ha nei giorni scorsi confermato il giudizio sull’affidabilità dell’Italia, che resta così fissato su BBB/A-2. Questa decisione, tuttavia, è stata anche soggetta ad una serie di condizioni che l’agenzia ha trasmesso in una nota al nostro paese. 

L’Olanda perde la tripla A

 Anche l’Olanda esce dalla cerchia dei paesi il cui giudizio sul credito di lungo periodo è considerato altamente affidabile, almeno per Standard & Poor’s. Secondo l’agenzia di rating, che è una della più influenti al mondo, infatti, per il paese non sono più prospettabili le previsioni di crescita dichiarate qualche tempo fa.

In pratica la crisi economica è arrivata anche in Olanda. Il contagio era nell’aria già da qualche tempo e Standard & Poor’s ha deciso che era arrivato il momento di degradare il credito del paese da AAA, il punteggio massimo, ad AA+. Si tratta comunque di un ottimo rating, soprattutto se confrontato con quello di altri paesi europei.

L’agenzia ha cosi motivato la sua decisione:

le prospettive di crescita dei Paesi Bassi sono ormai più deboli di quanto preventivato e la tendenza del tasso di crescita del pil reale pro-capite è inferiore a quello dei paesi che beneficiano degli stessi elevati livelli di sviluppo economico.

Al momento, per Standard & Poor’s gli unici paesi che meritano ancora il punteggio più alto sono Germania, Finlandia e Lussemburgo. Ma le altre agenzie di rating non sono d’accordo con questa decisione e hanno lasciato invariato il loro giudizio sulla tripla A.

Allo stesso tempo, però, la Standard & Poor’s. ha deciso di premiare un paese che, nonostante le tante difficoltà attraversate e ancora da superare, sta mostrando i primi segni di ripresa, seppur deboli. Si tratta della Spagna, che dopo aver fatto segnare una crescita del Pil dello 0,1% nello scorso trimestre, ha meritato di veder passare l’outlook da “negativo” a “stabile”.

Standard and Poor’s toglie la tripla A all’Olanda

 L’agenzia di rating Standard and Poor’s ha abbassato il rating dell’Olanda da AAA a AA+. L’Olanda perde quindi la tripla A cui era rimasta legata insieme a pochi altri Paesi Europei. Standard and Poor’s ha giustificato questa scelta con riferimento al fatto che le prospettive economiche del Paese sono diminuite. In particolare, secondo Standard and Poor’s, i Paesi Bassi pagano una crescita che è minore a quanto previsto e le prospettive che sono più deboli.

Probabile declassamento del rating di Generali?

 Secondo indiscrezioni, Standard & Poor’s ha messo sotto osservazione Generali. Stiamo parlando della prima compagnia assicurativa in Italia e, se le indiscrezioni venissero confermate, sarebbe una decisione che avrebbe degli importanti effetti. Ed effetti che il senatore Massimo Mucchetti, Presidente della Commissione Industria, non esita a definire come originate da “una manovra gravissima”.

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Le previsioni di Moody’s sull’economia italiana del 2014

 Proprio in questi giorni sono arrivate dal parte della Banca d’Italia le previsioni più recenti sull’andamento dell’economia del nostro paese e sulle possibilità di ripresa che quest’ultimo potrà avere nel medio e nel lungo periodo. Quella che è emersa dal Rapporto sulla stabilità finanziaria del nostro paese è comunque una situazione in chiaroscuro, in cui si intravede una ripresa velata da numerosi punti di incertezza.