La Banca Centrale dell’Australia mantiene fermi i tassi di interesse

 Nessuna decisione da parte della Reserve Bank of Australia, con una politica monetaria definita accomodante e con tassi ancora estremamente bassi. Quello che ci interessa di più è moderazione dei toni circa la forza della divisa domestica, ancora alta rispetto a standard storici per poter assistere la crescita economica della nazione, nulla di nuovo e di incisivo rispetto a quanto comunicatoci negli scorsi mesi.

La Fed riduce ancora l’acquisto del programma di stimolo

 La Fed ha deciso di lasciare i tassi invariati allo 0,25% (come e’ ormai da anni) e di andare avanti a un nuovo taglio da 10 miliardi di dollari del suo programma di acquisto bond. Il valore mensile di questi acquisti scende a 35 miliardi di dollari.

La grande attesa degli investitori sulle decisioni della Fed

 Dunque ci risiamo. Il primo player del mercato scende di nuovo in campo dopo il consueto mese e mezzo; lo farà questa sera comunicandoci alle ore 20 (ora italiana) eventuali decisioni in materia di politica monetaria e poi per bocca del suo governatore Janet Yellen che alle 20.30 terrà la conferenza stampa di spiegazione ed interrogazione.

La Banca Centrale Inglese potrebbe decidere di rialzare i tassi

 Discreti i contenuti emersi ieri in tarda serata dal Governatore della Bank of England nel suo Mansion House Speech. La novità senza alcun dubbio rilevante ha riguardato la dichiarazione per la quale l’istituto centrale britannico potrebbe alzare i tassi di interesse prima di quanto il mercato si aspetti, il che equivale a dire che il mercato non si aspetterà più, o lo farà di meno, un ritocco entro il primo trimestre del 2015 che appariva una tempistica verosimile.

Rialzo dei tassi di interesse da parte della Nuova Zelanda

 Succede già da qualche settimana, soprattutto nel breve periodo. Dollaro neozelandese e dollaro australiano fanno fatica a muoversi in maniera correlata, ne abbiamo avuto conferma anche  dopo la decisione sui tassi da parte della RBNZ.