Per il FMI l’economia mondiale è in ripresa, anche se l’Europa rallenta
Secondo il Fondo Monetario Internazionale sono all’orizzonte i primi segni di ripresa economica. Gli Usa guidano la ripresa, mentre l’Europa fa da zavorra.
Secondo il Fondo Monetario Internazionale sono all’orizzonte i primi segni di ripresa economica. Gli Usa guidano la ripresa, mentre l’Europa fa da zavorra.
In America la Fed ha deciso di porre fine al QE facendo presagire che l’economia del paese è in ripresa. Poi è arrivato anche l’annuncio di Obama.
Il Giappone e gli Stati Uniti hanno deciso con le rispettive banche mondiali, di svalutare yen e dollaro per sostenere l’economia interna.
Le minute della Fed lasciano intendere che entro la metà dell’anno ci sarà una riduzione del QE con il passaggio entro il 2013 ad un piano d’acquisti zero.
Oggi le banche americane si sono irrobustite e sono in grado di sostenere l’economia america in questa fase di ripresa. Parola di Bernanke.
Tempo di bilanci e di stime per il mondo intero e la situazione che si va delineando non promette certo bene. La crisi c’è ancora e Fitch taglia tutte le stime di crescita.
Il risultato è che il mercato americano offre degli scenari positivi. Le vendite al dettaglio hanno registrato una crescita di forte impatto sul dollaro.
In America gli elementi che l’economia restituisce fanno pensare che non ci sarà presto un’uscita dal tunnel della crisi.
Wall Street mette in fila una serie di risultati positivi e traina anche le borse europee. Non tutti i mercati sono riusciti a consolidare il risultato.
Il FMI, non ha alcun interesse a raggiungere l’unione monetaria nel paese, perché negli USA il funzionamento è diverso rispetto all’UE.