Tassa transazioni finanziarie, in quali casi viene applicata

Home > Finanza Personale > Tassa transazioni finanziarie, in quali casi viene applicata

 Dal primo luglio aumenta al 26% l’aliquota di tassazione sui prodotti finanziari, cosa che interesserà conti deposito, azioni, obbligazioni, fondi, conti correnti,Etf, mentre rimane all’11,5% la tassazione sui fondi pensione e al 12,50% su Bot, Btp e Titoli di Stato. Per i risparmiatori, quindi, il primo luglio potrebbe rappresentare un momento per rivedere il proprio portafoglio, e mentre alcuni già si preparano alla vendita dei propri titoli, altri potrebbero scegliere il cosiddetto affrancamento, altri ancora rimanere soggetti alla nuova tassazione senza preoccuparsi dei soldi da pagare in più.

Le detrazioni sugli interessi passivi del mutuo nella dichiarazione dei redditi 2014

Va però precisato che il prelievo viene applicato sui guadagni che sono maturati e non sul capitale investito, per cui, ad esempio, se sono state comprate 1.000 euro in azioni da una determinata società e si decide di rivenderle a 1.100, prima si pagava al fisco 20 euro, mentre dal primo luglio si pagheranno 26 euro. Ed è questo aumento a spingere alcuni al cosiddetto ‘affrancamento’ che può essere valutato da chi ha comprato direttamente o attraverso un dossier titoli azioni o obbligazioni e dovrà decidere se versare l’aliquota del 20% sui profitti maturati fino al 30 giugno e poi passare al 26% su eventuali guadagni conseguiti dal primo luglio in poi.

 

Differente il discorso per azioni e obbligazioni: per i dividendi delle azioni, se pagati entro il 20 giugno saranno legati al prelievo del 20% e dal primo luglio al 26%; mentre sugli interessi di conti correnti e obbligazioni è valido il principio di maturazione, quelli maturati entro fine giugno sono tassati al 20%, mentre quelli maturati dopo il primo luglio automaticamente vanno al 26%.

Lascia un commento