Telecom Italia, stime al ribasso

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Nomura ha ridotto di gran lunga le stime di ebitda 2015-2017 riguardanti Telecom Italia a 8,325 miliardi di euro per quest’anno (8,864 miliardi nel 2014), a 8,057 miliardi nel 2016 e a 8,036 miliardi nel 2017.

Alla base della decisione la debolezza del mercato brasiliano, emersa dall’ultima relazione trimestrale, e la debolezza della valuta brasiliana.

“Non ci aspettavamo un ulteriore deterioramento della crescita di Tim Brasil, visto che gli altri operatori stanno riportando trend in miglioramento, come Vivo che ha registrato una crescita del 5,2% nel secondo trimestre”, hanno detto gli esperti. “Chiaramente”, hanno spiegato, Tim non sta perseguendo lo stesso approccio di monetizzazione dei dati nel breve periodo, fattore che dovrebbe aumentare la competitività nel medio termine”.

Secondo gli analisti, invece, il mercato italiano della banda larga è tornato a crescere, con una penetrazione di mercato cresciuta dello 0,9% negli ultimi nove mesi. “Con gli investimenti nella fibra ottica da parte del gruppo Telecom Italia, degli altri operatori e delle autorità italiane, sempre più visibili”, hanno precisato, “ci aspettiamo che la ripresa della crescita della  banda larga sia sostenuta nei prossimi 4-5 anni. Adesso stimiamo 2 milioni di nuovi abbonati, al netto di quelli che rescindono il servizio, tra il 2015 e il 2020 contro una precedente stima di 1,2 milioni”, hanno previsto gli esperti di Nomura.

Nelle valutazioni della banca d’affari, che tengono già in considerazione i benefici del consolidamento del mercato italiano, il gruppo tlc italiano resta il più conveniente tra i competitor. Telecom Italia scambia infatti a 6,4 volte il rapporto enterprise value/ebitda 2016.

Alla luce della performance delle attività brasiliane e del recupero, ancora non sufficiente, del mercato italiano della banda larga, la casa d’affari ha ridotto il target price sul titolo da 1,15 a 1,10 euro, ribadendo il rating neutral. Diverso, invece, il giudizio di Banca Akros (rating accumulate con un prezzo obiettivo a 1,30 euro) secondo cui i risultati misti del gruppo nel secondo trimestre hanno fornito una prospettiva più positiva.

 

 

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