Telecom Italia vola a Piazza Affari a seguito della benedizione del governo all’eventuale fusione con Orange e in attesa di capire le future mosse della Vivendi, di Vivent Bollorè, e di Xavier Niel, il patron di Iliad che ha comprato opzioni sul 15% del capitale.
Il fondatore dell’operatore low cost Iliad, Xavier Niel arriva a possedere il 15,143% in Telecom Italia dal precedente 11,2% mediante la sua holding personale.
La discesa dei transalpini. Il francese Xavier Neil ha rilevato l’11% di Telecom: il 6% in opzioni, il 5% in derivati.
Telecom Italia ha avviato una campagna pubblicitaria per annunciare i suoi obiettivi tra cui rientra la realizzazione entro la fine del 2017 della diffusione della tecnologia 4G e delle connessioni fisse a banda larga e ultra larga. In pratica si promettono le connessioni veloci a internet.
Vivendi continua a consolidare la sua posizione in Telecom Italia. Stando a quanto è emerso oggi dagli aggiornamenti della Consob sulle partecipazioni rilevanti, il gruppo francese è cresciuto attestandosi al 15,486% nel capitale del gruppo telefonico dalla precedente quota del 14,9%.
C’è l’intesa per Telecom Italia, tuttavia la Cgil manca all’appello. Gli esuberi crescono attestandosi a tremila, ma nessuno verrà licenziato, dal momento che si punterà a solidarietà, mobilità volontaria e ricorso ai prepensionamenti nella modalità prevista dalla legge Fornero.
L’amministratore delegato di Vivendi, primo azionista di Telecom Italia con il 14,9% del capitale, Arnaud de Puyfontaine ha partecipato al Workshop Ambrosetti di Cernobbio. Da un lato ha chiuso, almeno per ora, all’acquisizione di Mediaset (“non è in agenda”), dall’altro ha tracciato le strategie del gruppo francese.
Nomura ha ridotto di gran lunga le stime di ebitda 2015-2017 riguardanti Telecom Italia a 8,325 miliardi di euro per quest’anno (8,864 miliardi nel 2014), a 8,057 miliardi nel 2016 e a 8,036 miliardi nel 2017.
Inwit esordisce a Piazza Affari. Sarà una delle protagoniste del prossimo biennio? Si, secondo l’amministratore delegato del gruppo Oscar Cicchetti.
Sono all’incirca 5,2 milioni gli utenti Telecom Italia migrati in automatico, il primo maggio, al piano tutto incluso da 29 euro al mese. Costoro avranno tempo fino al 31 dicembre per opporsi e ottenere il rimborso. E fino ad agosto per fare il recesso gratuito. È quanto Telecom si appresta a comunicare ad Agcom (Autorità garante delle comunicazioni).