Sono all’incirca 5,2 milioni gli utenti Telecom Italia migrati in automatico, il primo maggio, al piano tutto incluso da 29 euro al mese. Costoro avranno tempo fino al 31 dicembre per opporsi e ottenere il rimborso. E fino ad agosto per fare il recesso gratuito. È quanto Telecom si appresta a comunicare ad Agcom (Autorità garante delle comunicazioni).
Si tratta di una doppia proroga e quindi un’ulteriore concessione alle richieste dell’Autorità e dei consumatori. I due termini – per cambio piano con rimborso e recesso – infatti ad oggi scadono rispettivamente il 31 ottobre e il 30 giugno. Teniamo conto che, secondo la norma generale, quando gli operatori cambiano le tariffe, gli utenti hanno diritto al recesso gratuito entro 30 giorni. Adesso la parola passa ad Agcom, che attendeva da Telecom un’ulteriore concessione a favore degli utenti. Prosegue quindi una partita complicata, che l’Autorità ha deciso di giocare con forza inusuale.
Sappiamo che dal primo maggio Telecom ha fatto una manovra tariffaria eccezionale su 5,2 milioni di utenti dove, tra l’altro, ha portato al piano Tutto Incluso (29 euro al mese) tutti coloro che, pur avendo un piano a consumo (19 euro al mese), hanno fatto traffico telefonico recente. Ha escluso da tutto questo solo i titolari della social card e chi non ha fatto proprio traffico tra ottobre e dicembre 2014. Agcom ha risposto con una diffida, notando due problemi: primo, che Telecom non avrebbe informato con sufficiente chiarezza i propri utenti di quanto stava per succedere; secondo, che la migrazione coatta degli utenti che hanno solo un piano a consumo violerebbe i termini del Servizio Universale a cui Telecom è soggetta dalla legge.