Titoli di Stato e Bond, le prospettive per i prossimi mesi

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 Non ci sono state decisioni da parte delle banche centrali  sul cambiamento delle politiche monetarie ei vertici dell’Eurotower hanno lasciato invariati i tassi allo 0,25%, ribadendo la volontà di adottare una linea accomodante sul fronte tassi ancora a lungo e aprendo all’uso di strumenti non convenzionali contro i rischi che minano la stabilità.  Questa l’analisi di Rbs Bank sul comparto obbligazionario “Sul fronte della crescita, gli ultimi dati a disposizione della BCE mostrano un lieve rialzo delle stime sul PIL a quota 1,1% per il 2014. In particolare gli economisti si aspettano un dato conclusivo per il 2013 a quota -0,4%, destinato poi a salire al +1,1% per il 2014 ed infi ne a +1,5% per il 2015. A tal riguardo, si ricorda come a settembre le attese erano per uno -0,4% per il 2013 e +1% per il 2014.

Per Standard&Poor’s l’outlook dell’Italia resta negativo

Sul fronte inflazione, le stime vengono ulteriormente tagliate a quota 1,1% per il 2014, con le prospettive che restano pertanto in linea con l’obiettivo della BCE. In particolare la BCE ha limato le sue previsioni per l’inflazione dell’Eurozona. Gli analisti si aspettano un tasso finale dell’1,4% per il 2013, che scenderà all’1,1% per il 2014 e all’1,3% per il 2015.

Le caratteristiche dei contratti futures

A settembre le stime erano per 1,5% per quest’anno e 1,3% per il prossimo. Tra le misure non convenzionali a disposizione della BCE, per combattere lo spettro della defl azione, si è tornato a parlare di un nuovo programma LTRO, che sarebbe il terzo della gestione Draghi. A differenza di quanto accaduto in passato, questa volta il Presidente ha tenuto a far sapere che qualora si dovessero varare nuove misure come le maxi-iniezioni di liquidità, i vertici dell’Eurotower pretenderebbero garanzie di un utilizzo per l’economia reale”.

 

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