Vertice di emergenza pro-Grecia a Berlino

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E’ stato fatto registrare un buon balzo in avanti durante le trattative tra la Grecia e la Ue dopo il vertice della serata a Berlino, al quale hanno preso parte il presidente della Bce Mario Draghi, la cancelliera tedesca Angela Merkel, il presidente francese François Hollande, e il direttore generale del Fondo monetario Christine Lagarde.

E’ Saltato invece il loro summit con il premier greco Tsipras. Al centro della riunione – naturalmente – il caso Grecia che continua a tenere in fibrillazione i mercati. Un tentativo di smussare le differenze tra le parti e di provare a uscire dall’impasse. Secondo le fonti internazionali, i componenti del Brussels Group (la ex Troika di Ue, Fmi e Bce) sarebbero ormai pronti a inviare ad Atene la proposta definitiva di accordo: per il Wsj, vi sarebbe ora unità di intenti nel chiedere riforme economiche di ampia portata e l’Fmi avrebbe ridotto la propria insistenza sulla richiesta che l’Europa offra un impegno esplicito ad alleviare parte del debito della Grecia. Sugli entusiasmi frena però il numero uno dell’Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem, secondo il quale “ci sono progressi, ma non ancora sufficienti”, secondo quanto riporta Bloomberg.

“Il lavoro deve continuare con maggiore intensità”, era stato il succo del messaggio, dopo l’incontro, del governo tedesco in un comunicato diffuso dall’agenzia di stampa Bloomberg. I leader hanno annunciato che rimarranno in contatto nei prossimi giorni. Insomma, si prova a diffondere ottimismo. Il piano del Brussels prevede risparmi di almeno 3,5 miliardi l’anno, compresa la riforma previdenziale e le privatizzazioni. Un piano che somiglierebbe molto a un ultimatum. Anche Tsipras, però, ha detto di aver presentato un piano alle controparti, che sembra ancora lontano dal convincere gli interlocutori internazionali.

 

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