Il dollaro Usa, previsioni di prezzo nel medio periodo

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 Il primo semestre di quest’anno senza una precisa direzione per il Dollaro  Statunitense che fatica a imboccare un percorso rialzista nonostante un’impostazione di politica monetaria progressivamente meno espansiva da parte della Federal Reserve.

 

L’istituto centrale guidato da Janet Yellen sta infatti proseguendo a ritmo costante il tapering, ossia la riduzione degli acquisti mensile di asset, e il prossimo anno potrebbe mette in atto la prima stretta sui tassi dallo scoppio della crisi del 2007-2008. Il dollar Index, che misura l’andamento del biglietto verde nei confronti di un basket di sei valute, è ridisceso in area 80 punti, sui livelli di inizio anno, dopo il tentativo di salita oltre quota 81 messo in atto il mese scorso. Il biglietto verde è invece in arretramento nei confronti dell’euro complice anche la politica monetaria più espansiva messa in atto dalla Bce con il taglio dei tassi di inizio giugno.

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Il cross euro/dollaro è così sceso fin ad area 1,35 dai quasi 1,40 di due mesi fa spiega Rbs Bank. Il tentativo di apprezzamento del Dollaro si è parzialmente sedato nella seconda metà di giugno complici i segnali di rallentamento della congiuntura, in primo luogo la rilettura al ribasso del Pil statunitense nel primo trimestre dell’anno (-2,9% annualizzato, peggior calo degli ultimi 5 anni) che ha sollevato qualche dubbio circa il futuro atteggiamento della Federal Reserve. L’istituto centrale potrebbe infatti optare per un rinvio della prima stretta sui tassi se la congiuntura si mostrerà meno forte del previsto. L’ultimo meeting del Fomc, il braccio operativo di politica monetaria della Fed, ha proseguito nel tapering tagliando di ulteriori 10 miliardi di dollari il proprio piano di acquisti di asset mensili, rivedendo però al ribasso le stime di crescita economica per il 2014. A catalizzare le attenzioni del mercato le indicazioni sulla tempistica di rialzo dei tassi. Il presidente della Fed, Janet Yellen, ha rimarcato che i tassi rimarranno bassi per un considerevole periodo di tempo dopo la conclusione dei piano di acquisto asset. La Fed stima tassi all’1,13% a fi ne 2015 e al 2,5% l’anno successivo, lievemente  superiori alle precedenti stime.

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