L’Economist spiega la nostra crisi immobiliare

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Europa e USA sono risultati diversi anche nell’immobiliare.

L’elemento alla base della condizione critica del paese è il rapporto tra prezzi degli immobili e potere d’acquisto degli stipendi. Il prezzo supera del 12% le possibilità dei consumatori. Per capire dove sta l’equilibrio viene adottata una formula che tiene conto di due indici: il “Price to rent” e il “Price to income”.

Crollo del mercato immobiliare

Il price to rent – che nel caso italiano è uguale a -1 – è dato dalla relazione tra prezzo medio dell’affitto di un’abitazione e prezzo medio dell’acquisto. Se questo rapporto è uguale a zero, allora si può dire che l’indice non è sbilanciato. Il price to income, invece, uguale a -12, mette in relazione il prezzo d’acquisto di un immobile con gli stipendi medi degli italiani.

Lo squilibrio di entrambi gli indici non rende semplice il l’incontro tra la domanda e l’offerta di immobili e quindi tutto potrebbe cambiare soltanto con un abbassamento dei prezzi delle case. Il trend, oggi, è ribassista ma non sembra sufficiente, visto che S’investe nel mattone ma all’estero.

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