Europa, la strada della ripresa è ancora lontana

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 I paesi della zona euro non sono affatto vicini alla ripresa economica. Lo stesso Draghi è stato costretto a posticipare la ripresa parlando di tardo 2014 inizio 2015. Un discorso, quello del presidente della BCE, che ha gettato molti investitori nello sconforto.

L’Europa, tuttavia, è un continente che presenta numerosi casi nazionali. Ci sono paesi che hanno rischiato il default come la Grecia e Cipro e che sono stati salvati con grandi sforzi diplomatici ed economici. Ci sono paesi periferici che rischiano in contagio, si pensi alla Slovenia, oppure alla stessa Italia e alla Spagna. Infine ci sono dei paesi che trainano l’economia e che tutto sommato da queste profonde diversità nazionali traggono anche la loro forza. Si pensi alla Germania. In quest’ultimo insieme non c’è la Francia che sta attraversando una crisi profonda.

Deflazione in Europa, la Bce ha pronte misure non convenzionali

All’Europa di recente ha dedicato un report anche FMI che nel suo Global economico outlook ha spiegato che la strada della ripresa è lontana e in salita e che il paese che dovrebbero crescere più di tutti come la Grecia, è in deflazione. La soluzione giusta per Atene, però, è a portata di mano e si chiama Giappone.

La BCE combatterà la deflazione con armi non convenzionali

Questo paese ha deciso di riportare l’inflazione al suo interno puntando all’aumento del costo della vita almeno del 2 per cento e programmando un nuovo piano di quantitative easing. Ricordiamo che la deflazione è un periodo di calo dei prezzi, la disinflazione è un periodo in cui i tassi di inflazione scendono

 

 

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