La crisi riporta il potere d’acquisto delle famiglie ai livelli del 1990

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 Sono sicuramente più povere del passato oggi le famiglie italiane, dal momento che la crisi economica ha progressivamente eroso e ridotto il loro reddito disponibile e il loro potere d’acquisto. A certificarlo è l’Istituto di Statistica, ISTAT, che ha aggiornato i dati relativi alla disponibilità economica delle famiglie italiane relativa all’anno 2012.

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L’Istat ha infatti raccolto dati che mostrano come nel corso dell’anno passato il potere d’acquisto delle famiglie italiane abbia subito un brusco calo del 4,7%, mentre il loro reddito disponibile si sia ridotto del 2% secondo termini correnti, andando ad influire sui consumi e sui risparmi.

Nel 2012, dunque, l’Istituto ha potuto registrare il calo peggiore del potere d’acquisto a partire dal 1990, mentre anche la propensione al risparmio dei nuclei familiari italiani ha raggiunto il suo minimo nel corso degli ultimi 22 anni.

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I dati reali che l’Istituto di Statistica si è trovato ad aggiornare e a confermare sono stati dunque i seguenti:

  • il volume del prodotto interno lordo è passato dal 2,4$ al 2.5%
  • la crescita economica dell’anno precedente è stata invece corretta dallo 0,4% allo 0,5%
  • l’indebitamento delle amministrazioni pubbliche per il 2012 è stato pari al -3.

Sempre nel corso dell’anno passato i consumi nazionali sono calati del 3,8%, mentre la quota degli investimenti è diminuita dell’8,3%.

Dal punto di vista degli scambi commerciali invece, le importazioni hanno subito un calo del7,4%, mentre le esportazioni un debole rialzo pari al 2%. A completare il quadro, i dati sulla pressione fiscale del 2012, stabile al 44% e sul debito pubblico, a marzo al 127% del PIL.

 

 

 

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