La riforma della scuola, premi ai dirigenti e a studenti meritevoli

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 Ultimamente, il sottosegretario Roberto Reggi aveva parlato della probabilità di aumentare le ore di lavoro per gli insegnanti della scuola italiana portandole a 36 ore a settimana, ma il ministro dell’istruzione Giannini ha smentito tale proposta. Ma nel disegno del ministro Giannini ci sarebbe un Patto di valutazione, per determinare, appunto, l’operato dei vari istituti e, in base ai test Invalsi e da altri strumenti messi a disposizione dal Ministero, dal prossimo settembre le scuole dovranno specificare ciò che funziona e ciò che non funziona nel loro sistema, con controlli esterni che saranno realizzati da ispettori qualificati. Previsti anche eventuali nuovi meccanismi per premiare i dirigenti scolastici e gli insegnanti più meritevoli.

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Inoltre, in esame ci sarebbe anche l’idea di eliminare le graduatorie di istituto e conferire le supplenze brevi a insegnanti di ruolo e magari in servizio nello stesso istituto dove necessitano le supplenze. Queste sono le linee guida della nuova riforma della Scuola che, come comunicato dal ministro dell’Istruzione, sarà suddivisa in due decreti, uno urgente che dovrebbe includere anche la questione Quota 96 nel caso in cui non dovessero rientrare ed essere approvato nella riforma della P.A.

È stato poi presentato dal Movimento 5 Stelle un emendamento che dà vita a un piano quinquennale di inserimenti in ruolo per gli anni 2015-2020, per “contrastare il fenomeno del precariato scolastico e di conferire il maggior grado possibile di certezza nella pianificazione degli organici della scuola”; e un emendamento sul rinnovo del contratto collettivo nazionale per il triennio 2015-2018, bloccato dal 2009.

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