Sono ben novanta mila i contratti a tempo indeterminato in piรน tra gennaio e agosto. E’ il dato che viene fuoriย dal rapporto dell’Osservatorio sul precariato dell’Inps, standoย al quale nei primi otto mesi dell’anno sono stati aperti 1.164.866 contratti a tempo indeterminato nel compartoย privato, 319 mila in piรน rispetto allo stesso periodo 2014.
Tuttavia per valutare al meglio quale sia stato l’impatto delle misure approntate dal governo, รจ necessarioย anche tenere conto della crescita delle cessazioni dei contratti (1.073.203) e dunqueย del saldo netto, che รจ appunto di circa 90.000 contratti.
Per la prima volta dopo otto mesi, inoltre, le attivazioni superano le cessazioni. Nel conteggio della crescita dei contratti ‘stabili’ va infine aggiunto il dato delle trasformazioni di contratti da tempo determinato – o apprendisti – a indeterminato: +331mila.
Nel complesso, sommate tutte le forme contrattuali, i posti di lavoro creati sono stati 600mila: rispetto allo scorso anno, infatti, i neoassunti sono 317mila in piรน a quota 3,6 milioni, mentre le cessasioni sono aumentate di 47mila unitร a 3 milioni.
Durante iย primi otto mesi dell’anno sono quindi stati 790.000 i rapporti di lavoro a tempo indeterminato instaurati con la fruizione dell’esonero contributivo: solo ad agosto i contratti firmati con il taglio triennale dei contributi previsto dalla legge di Stabilitร sono stati 53.002. Il 58,1% dei nuovi assunti ha una retribuzione media lorda inferiore a 1.750 euro.
Alla differenza tra attivazioni e cessazioni nei primi 8 mesi dell’anno (91.663 unitร ) vanno, poi, aggiunte le trasformazioni a tempo indeterminato (276.658 quelle da contratti a termine, 55.134 quelle da contratto di apprendisti) per un totale di contratti fissi in piรน nell’anno di 423.455 unitร . Un dato questo, rispetto al saldo positivo di 104.353 contratti standard nei primi 8 mesi 2014, migliore di 319.102 unitร (+305%).