La Fiat dovrร restituire al Lussemburgo circaย 20 milioni di euro. Aย stabilirlo รจ la Commissione europea dopo un anno e treย mesi di indagini sul trattamento fiscale privilegiato (“tax ruling”) di cui la filiale lussemburghese del gruppo automobilistico, Fiat Finance and Trade ha tratto vantaggio, con “una riduzione indebita dell’onere fiscale per almeno 20-30 milioni dal 2012 ad oggi.
Oltre alla Fiat, anche l’americana Starbucks dovrร restituire un importo analogo ai Paesi Bassi.
Secono la Commissione Ue “il Lussemburgo e l’Olanda hanno concesso vantaggi fiscali selettivi rispettivamente a Fiat finance and trade e a Starbucks incompatibili con le norme europee sugli aiuti di stato. I tax rulings emanati dalle autoritร nazionali allo scopo di ridurre artificiosamente l’onere fiscale di una societร non sono conformi alle norme ue – ha indicato il Commissaria per la concorrenza Margrethe Vestager -, spero che le decisioni di oggi facciano passare questo messaggio negli stati membri, a livello di governi e imprese. Tutte le imprese, grandi o piccole, multinazionali o non, devono pagare la loro giusta quota di tasse”. Secondo gli esperti di Taxand Netherlands, una delle maggiori societร di consulenza fiscale, la lettura della decisione รจ duplice: da una parte Bruxelles mostra i muscoli, ma rischia di introdurre una spada di Damocle pesantissima sulla testa di tutte le multinazionali e delle amministrazioni statali. “Il problema รจ capire quando un aiuto di Stato sia tale e, la risposta, rischia di essere: ‘Quando lo decide la commissione'”.
A conclusione delle indagini avviate nel giugno 2014, la Commissione ha infatti concluso che il Lussemburgo ha concesso vantaggi fiscali selettivi alla societร di finanziamento di Fiat e l’Olanda alla societร di torrefazione del caffรจ di Starbucks. In entrambi i casi, un ‘ruling’ fiscale emesso dall’autoritร tributaria nazionale “ha ridotto artificiosamente le imposte a carico delle societร ”.