La Banca Popolare di Bari che tramite un comunicato respinge le contestazioni avanzate dalla Consob e diffuse dai media nei giorni scorsi.
โLa Consob – precisa – non ha ‘bloccato la vendita di azioni’ e le sanzioni non sono state comminate alla famiglia Jacobini e allโex dg De Bustis, ma a circa 20 esponenti ed ex esponenti e alla Banca stessa e si riferiscono a due distinti procedimentiโ.
Qualche giorno fa รจ infatti circolato il contenuto di due delibere della Consob approvate il 13 settembre, giorno delle dimissioni dellโex presidente Mario Nava, relative a presunte violazioni riscontrate presso la Popolare di Bari nei periodi tra il 2014-16. Si parla di sanzioni pari a 2,6 milioni per irregolaritร sulle operazioni di aumento di capitale e omissioni di informazioni nei prospetti informativi.
La Banca barese non accetta queste accuse e chiarisce molti passaggi riportati negli articoli di stampa. Primo fra tutti che la contestazione รจ di 1,8 milioni anzichรฉ 2,6 milioni. Precisa inoltre le sanzioni non riguardano i componenti del collegio sindacale, il presidente Marco Jacobini, i manager Luigi e Gianluca Jacobini e anche lโex direttore generale Vincenzo De Bustis.
Inoltre la Banca contesta lโapplicazione integrale dei nuovi parametri sanzionatori: la normativa รจ entrata in vigore a marzo del 2016 e non potrebbe essere applicata a irregolaritร avviate sin dal 2013.
Un’altra importante precisazione riguarda il fenomeno dei โfinanziamenti baciatiโ che non esiste e questo รจ confermato anche dalle risultanze delle approfondite verifiche effettuate nellโispezione della Banca dโItalia.
In merito ai โfinanziamenti baciatiโ la Banca Popolare di Bari evidenzia: โLe indagine interne hanno autonomamente rilevato un numero molto contenuto di fenomeni che la Banca stessa ha ritenuto di evidenziare, come peraltro riportato anche nel fascicolo di bilancio 2017. I 10 fenomeni, come detto rilevati dalla Banca, si rapportano ad oltre 16.000 operazioni perfezionate nellโambito dei due aumenti di capitale. Non รจ inoltre vero che tali operazioni riguardavano soggetti con profili di rischio non adeguatoโ.
Sullโoperazione di acquisizione del Gruppo Banca Tercas, la Popolare di Bari chiarisce: โGli aumenti di capitale 2014 e 2015 sono stati messi a punto a seguito di un costante confronto e interlocuzione con le Autoritร di Vigilanza e condotti assumendo tutti i presidi previsti dalla normativa di riferimento, nella necessaria salvaguardia dei diritti di opzione riconosciuti dal codice civileโ.
Anche sulle carenze segnalate da Consob sulla profilatura dei clienti gli ispettori (nel 2016) scrivono: โLa Banca, come anticipato a giugno 2015, ha adottato un nuovo schema di questionario adeguandosi alle indicazioni dellโEsma in tema di adeguatezzaโ.
La Banca Popolare di Bari ricorda inoltre di aver subito una ispezione da Banca dโItalia, su mandato della stessa Consob, tra giugno e novembre 2016, con esito positivo tanto da aver rassicurato la Banca sulla sostanziale correttezza delle proprie prassi operative.
