La fine dell’anno si avvicina e tutti gli enti si apprestano a tirare le somme del 2012 per capire come andrร a finire la crisi nel prossimo anno. Il 2013 รจ sicuramente un anno di svolta a livello globale ma in positivo oppure in negativo. Anche il Fondo Monetario Internazionale ha detto la sua.
Quello che gli investitori vogliono sapere, รจ ovvio, รจ se il peggio deve ancora arrivare oppure se nel 2011 e nel 2012 abbiamo visto praticamente tutto. Il FMI ha messo in relazione le stime di crescita del PIL fatte dal Financial Times ed ha notato che da 18 mesi a questa parte tutte ย le previsioni, che erano state fatte per il 2012, sono state corrette al ribasso.
La stessa cosa รจ successa alle prospettive del 2013: nel giro di due anni c’รจ stata una correzione degli indici in negativo del 2 per cento circa. Non รจ del tutto sorprendente il fatto che i tagli maggiori riguardino alcune zone del mondo, quelle piรน periferiche dell’Europa, il Regno Unito e la Cina. Soltanto gli Stati Uniti, oggi in crisi, non hanno mai corretto le stime di crescita e decrescita del PIL.
In tutta questa storia e sul futuro incideranno molto le scelte delle banche centrali che hanno provato ad allontanare i rischi di speculazione. Ad ogni modo dal primo trimestre del 2013 dovrebbe esserci una lenta ripresa.