Accordo per il credito 2013 – requisiti delle PMI

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 In un post pubblicato in precedenza abbiamo segnalato una interessante novità per il mondo delle Piccole e Medie Imprese Italiane. L’ Associazione Bancaria Italiana e le associazioni di rappresentanza delle imprese hanno siglato nei primi giorni di luglio un nuovo accordo per dare sostegno finanziario al mondo dell’ imprenditoria e per rendere più facile e agevole l’ accesso di queste ultime al credito

> In arrivo il nuovo Accordo per il credito 2013

Si tratta del nuovo “Accordo per il credito 2013“, che entrerà in vigore a conclusione del periodo di proroga previsto per il precedente accordo esistente, chiamato “Nuove misure per il credito alle PMI“, in scadenza il 30 settembre 2013.

Proroga per la sospensione e l’ allungamento dei mutui e dei prestiti alle PMI

Per tutti coloro dunque che non avessero ancora fruito delle agevolazioni previste dal precedente accordo e per tutti coloro che fossero interessati ad avere maggiori informazioni in merito, in questo post segnaleremo in modo specifico i beneficiari di questa nuova iniziativa dell’ ABI, indicando quali requisiti devono essere soddisfatti per accedere alle misure straordinarie di finanziamento.

Nuove misure per il credito alle PMI: operazioni previste

Nuove misure per il credito alle PMI: requisiti delle PMI

I requisti richiesti alle PMI in relazione all’ Accordo per il credito 2013

Secondo quanto previsto dal testo ufficiale dell’ Accordo siglato nei giorni scorsi dall’ ABI e dai rappresentati delle associazioni delle imprese italiane i beneficiari del nuovo Accordo per il credito 2013 sono:

  1. le piccole e medie imprese – PMI – operanti in Italia, appartenenti a tutti i settori, così come sono definite anche dalla normativa comunitaria vigente
  2. le piccole e medie imprese operanti in Italia che al momento della presentazione della domanda non hanno all’ attivo posizioni debitorie nei confronti della banca a cui si rivolgono definite come sofferenze, partite incagliate, esposizioni ristrutturate, esposizioni scadute o sconfinanti da oltre 90 giorni di tempo, nonché procedure esecutive in atto – come nel caso delle imprese in bonis.
  3. le piccole e medie imprese italiane che si trovano in una temporanea situazione di tensione finanziaria, generata dalla particolare congiuntura economica in corso, che può esprimersi in fenomeni quali la riduzione del fatturato, la riduzione del margine operativo nei confronti del fatturato, l’ aumento dell’ incidenza degli oneri finanziari e la riduzione della capacità di autofinanziamento aziendale.

A tutti questi soggetti, dunque, l’ ABI concede la possibilità di presentazione della domanda per l’ accesso alle misure straordinarie di credito presso le banche o gli intermediari finanziari vigilati.

 

 

 

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