Ai redditi esteri ci pensa Sonore

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 Non di solo Redditometro vive la lotta all’evasione fiscale. Si potrebbe lanciare con questa frase fatta tutto il discorso intorno a Sonore, lo strumento usato dall’Erario per portare alla luce l’evasione fiscale, per incrociare i dati che riguardano l’anagrafe tributaria con quelli che arrivano dai paesi considerati parte della “lista bianca”.

Nuovo Redditometro – Le prove che il contribuente può fornire

Sonore è uno strumento informatico pensato dal fisco italiano per andare oltre i confini del nostro paese. Il problema dei redditi che non sono dichiarati in Italia, infatti, dipende da due tipologie di comportamenti: dipende sicuramente dal fatto che molto stranieri che lavorano e vivono nello Stivale, non pagano anche le tasse nel nostro paese, ma l’evasione dipende anche da tanti italiani che vanno all’estero per guadagnare e poi non sono tassati per quel che mettono da parte.

Nuovo Redditometro – Il doppio contraddittorio

L’esempio classico di “evasore” per Sonore è quello del professionista straniero che percepisce dei redditi nel nostro paese, non li dichiara ma allo stesso tempo ha un contratto d’affitto oppure ha addirittura comprato una casa. Per essere obbligati a pagare le tasse in Italia, ricorda l’erario, è importante che la presenza nel nostro paese sia documentata e sia superiore ai sei mesi in un anno.

Saranno inoltre presi in considerazioni i conti correnti e gli altri prodotti sottoscritti con una banca, nonché le prestazioni professionali erogate alle aziende che per gli stranieri devono versare una ritenuta d’acconto del 30 per cento.

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