Nuovo Redditometro – Il doppio contraddittorio

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 L’ Agenzia delle Entrate ha recentemente pubblicato, in una apposita circolare, le norme di funzionamento e le modalità di controllo sul reddito che saranno applicate attraverso il nuovo Redditometro, che servirà ad effettuare analisi di veridicità sui redditi dichiarati dai contribuenti italiani. 

E’ pronto il nuovo Redditometro

Numerose sono le novità previste dalla versione definitiva. Tra queste un posto particolare spetta al cosiddetto metodo di accertamento sintetico, che ha trovato, nella più recente versione, metodologie di applicazione più eque, basate essenzialmente su dati di spesa certi e reali e non presunti.

Un posto di fondamentale importanza, tuttavia, nella nuova versione del Redditometro, viene anche riservato alle possibilità di dialogo tra i contribuenti e le autorità fiscali.

Nuovo Redditometro – il metodo di accertamento sintetico

Ai contribuenti sarà infatti concessa una doppia possibilità di confronto con gli addetti dell’ Agenzia delle Entrate attraverso l’ istituzione del cosiddetto doppio contraddittorio. 

I contribuenti soggetti ad eventuali controlli, quindi, avranno ben due possibilità per dimostrare al Fisco la correttezza dei propri redditi

Nuovo Redditometro – i contribuenti a rischio controlli

Nel primo eventuale incontro con l’ autorità fiscale il contribuente potrà infatti già fornire dei chiarimenti in merito al proprio reddito e alle spese sostenute. In questa sede, in caso di contraddittorio rispetto a quanto rilevato dall’ Agenzia, potrà inoltre dimostrare che:

  • le spese sostenute nel corso dell’ anno sono state effettuate con redditi esenti da tassazione
  • le spese sostenute nel corso dell’ anno sono state effettuate con redditi soggetti a ritenuta alla fonte a titolo di imposta
  • le spese sostenute nel corso dell’ anno sono state effettuate con redditi esclusi per legge dalla base imponibile.

Ma non è tutto. Nel corso del primo contraddittorio il contribuente soggetto a verifica fiscale avrà il diritto di:

  • fornire elementi per la rettifica dei dati
  • fornire dati per l’integrazione delle informazioni presenti nell’Anagrafe tributaria
  • dimostrare con prove dirette che l’ammontare totale delle spese sostenute è differente
  • dimostrare con prove dirette che le spese in oggetto sono state sostenute da terzi.

Il fisco si dota di redditometro e di moral suasion

Nel caso in cui i dati e le informazioni fornite dal contribuente siano esaustivi l’attività di controllo da parte dell’ Agenzia delle Entrate ha termine con questa prima fase.

Nel caso in cui, invece, il contribuente non fornisca le informazioni richieste, allora riceverà un secondo invito al contraddittorio.

Qualora l’ Agenzia delle Entrate non riesca a trovare un accordo neanche in questo secondo caso, allora emetterà nei confronti del contribuente un avviso di accertamento.

 

 

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