Anatocismo, torna la paura per chi ha il conto in rosso

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 “Le banche ringraziano Renzi per il nuovo regalo: nel decreto legge per il rilancio delle imprese infilano l’anatocismo. Gli italiani pagheranno gli interessi sugli interessi”: è in questo modo che Giorgia Meloni ha dato ufficialmente l’annuncio della ‘novità’ , se così è giusto definirla, che il governo di Matteo Renzi ha in mente di mettere in atto. Ed ecco, però, che scoppia immediatamente la polemica. .  In realtà il cosiddetto anatocismo, che consiste  nella capitalizzazione degli interessi su un capitale, affinchè questo renda a sua volta altri interessi, era stato cancellato per legge ma a quanto sembra potrà essere reintrodotto.

Conto corrente in rosso, le banche non possono applicare le commissioni sullo scoperto

In passato questo tipo di sistema, applicato a chi ha il conto in rosso, ha portato a far sì che fosse innescata una quantità enorme di cause tra consumatori, aziende e banche, ma ora è tornato nel decreto legge sulla competitività, appena firmato dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Stando a quanto riportato dal decreto ‘Disposizioni urgenti per il rilancio e lo sviluppo delle imprese’, rispetto a quanto accadeva in passato, il calcolo degli interessi sugli interessi non potrà più essere posto in atto ogni tre mesi, ma solo ogni anno.

E mentre l’Adusbef ha già comunicato un nuovo ricorso, ai timori provocati ha risposto Francesco Boccia, del Pd. Boccia ha spiegato: “Nessun allarmismo, Matteo Renzi non c’entra. Modificheremo eventuali errori in Parlamento e poi l’anatocismo è stato abolito grazie al Pd e alla mia proposta di legge”.

 

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