La decisione della Banca Centrale Europea (Bce) di qualche tempo fa di tagliare il costo del denaro dallo 0,50% allo 0,25% ha un impatto sui mutui sia per quelli a tasso variabile sia per quelli a tasso fisso. Un cambiamento che di base รจ favorevole a chi deve rispettare la rata ogni mese. La condizione favorevole si lega perรฒ al fatto che il tasso interbancario si adatti alla riduzione della Bce.
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Per i mutui a tasso variabile, gli effetti saranno piรน contenuti in caso di finanziamenti legati allโindice Euribor. Nel caso invece di mutui indicizzati al tasso della Bce gli effetti saranno invece piรน rilevanti. I mutui legati allโindice Euribor rischiano di non vedere nessuno effetto in quanto i livelli dellโindice sono giร bassi. Per i mutui indicizzati al tasso della Bce, Federconsumatori ha stimato un risparmio di poco superiore a 120 euro lโanno per un rimborso di 100 mila euro in 10 anni. Con rimborsi in 20 anni, il risparmi รจ di circa 170 euro lโanno. I mutui da 200 mila euro avrebbero un risparmio di circa 300 euro lโanno con rimborso a 10 anni e di circa 320 euro lโanno con rimborso a 20 anni.
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Per quanto riguarda i mutui a tasso fisso, non ci sono variazioni per quelli giร stipulati con una rata stabilita, mentre per quelli ancora da concordare ci potrebbero essere condizioni piรน favorevoli. Il risparmio, per Federconsumatori, sono di circa 156 euro lโanno per i mutui da 100 mila euro con rimborso in 10 anni e di circa 372 euro lโanno per i mutui da 200 mila euro con rimborso in 30 anni.