Continuano ad arrivare i bilanci delle trimestrali per i grandi gruppi finanziari americani. Dopo gli ottimi risultati fatti registrare dalla Bank Of America e da JP Morgan, e dopo la delusione proveniente dal bilancio semestrale di Goldman Sachs รจ la volta di un’altra major finanziaria: Morgan Stanley.
Anche in questo caso, come per Goldman Sachs, le cose non vanno per il verso giusto. I profitti sono apparsi in calo ma oltre le attese.
Nello specifico, l’istituto di credito statunitense Morgan Stanley ha fatto registrareย durante il secondo trimestre del 2015 un utile netto pari aย 1,8 miliardi di dollari. Si manifesta dunque un calo pari alย 5% in confrontoย al medesimoย periodo dello scorso anno. L’utile per azione รจ diminuitoย da 0,92 dollari a 0,85. Il margine di intermediazione del periodo รจ invece miglioratoย del 13% portandosi a 9,74 miliardi.
Al netto degli aggiustamenti di valutazione sul debito, ovveroย delle correzioni al fair value di alcune linee a lungo e a breve termine, e non considerando i benefici fiscali per oltre 600 milioni di cui aveva usufruito il corrispondente periodo 2014, l’utile netto si รจ aggiratoย a 1,7 miliardi (0,79 dollari per azione) e occorre compararlo con gli 1,2 miliardi di un anno fa (0,58 dollari per azione).
Il consensus degli analisti indicava utili per azione pari a 0,73 dollari e ricavi netti per 9,1 miliardi.
Il commento del presidente e ceo di Morgan Stanley, James P. Gorman, รจ laconico:
Abbiamo riportato un trimestre forte in ciascuna delle nostre attivitร grazie a una execution orientata sul cliente, un controllo dei costi e una gestione del rischio prudente.