Tasi, scadenza 16 giugno. Chi deve pagare e l’aliquota dovuta

 Si approssima il debutto della Tasi e il rischio caos è dietro l’angolo. Si arriverà alla data del versamento e proprietari e inquilini non sapranno come dividersi l’onere del tributo. Inoltre, va tenuto conto dell’ampia facoltà dei comuni nella diversa composizione di aliquote e detrazioni.

Bonus mobili e ristrutturazioni 2014 – La guida

Con l’approvazione del Piano Casa e la sua successiva trasformazione in legge, sono state apportate delle importanti modifiche al bonus per le ristrutturazioni edilizie e per l’acquisto di elettrodomestici.

Tra le principali novità il ritorno del tetto dei 10.000 euro di spesa per gli elettrodomestici, indipendentemente, però, dal costo dei lavori di ristrutturazione. Vediamo tutti i dettagli.

Prima rata Imu 2014 – Quando e come si paga

 In tutto il caos che si è generato in questi ultimi giorni intorno alle scadenze per il pagamento della prima rata della Tasi 2014, si è dedicata ben poca attenzione ad un’altra scadenza importante, ovvero quella della prima rata dell’Imu.

L’Imposta Comunale sugli Immobili, infatti, non è stata completamente abolita e c’è una larga parte di contribuenti italiani che il 16 giugno, lo stesso giorno in cui scade il pagamento per la prima rata della Tasi nei comuni che hanno deliberato le aliquote, saranno chiamati a pagare. Vediamo chi sono.

Entrate, nuova circolare per la compilazione delle dichiarazioni dei redditi

 L’Agenzia delle Entrate ha diffuso una nuova circolare rendendo note ufficialmente alcune novità inerenti alla compilazione dei modelli per le dichiarazioni dei redditi 770 2014 Semplificato, 770 2014 Ordinario e Unico 2014, effettuate per correggere alcuni errori apparsi dopo la loro pubblicazione sullo stesso sito internet delle Entrate.

Il bollo auto nelle auto e moto d’epoca con più di 30 anni

 Sapevate che un modo per risparmiare sul bollo auto, la tassa automobilistica regionale che in alcune regioni d’Italia può essere considerata anche molto onerosa, è quello di dotarsi di un veicolo storico? Le auto e le moto d’epoca, infatti, in Italia, cioè quei veicoli storici che abbiano più di 20 anni o più di 30 anni, sono in genere esenti dal pagamento del bollo auto, oppure sono tenute al pagamento solo di una piccola tassa forfettaria ogni anno. 

Il bollo auto nelle auto e moto d’epoca con più di 20 anni

 In Italia i cosiddetti veicoli storici, cioè le auto e le moto d’epoca nella maggior parte dei casi non sono soggetti al pagamento del bollo auto, la tassa automobilistica regionale, e quando lo sono i loro proprietari sono tenuti solo al pagamento di piccole cifre forfettarie. Stando così le cose, quindi, possedere un veicolo d’epoca in Italia è sicuramente un modo per risparmiare sugli oneri fiscali. 

Quale bollo auto devono pagare le auto d’epoca?

 Negli ultimi anni in Italia si è assistito ad un vero e proprio boom delle auto e delle moto d’epoca. Sono cioè decisamente aumentati rispetto al passato i veicoli storici che circolano sulle strade italiane, sia a livello di automobili che a livello di motocicli. Ma oltre ad un certo gusto per il revival vintage, sembrano essere anche altre le ragioni dietro al dilagare di questo strano fenomeno. 

Che cos’è l’imposta sostitutiva che si paga sulle plusvalenze immobiliari

 Forse non tutti sanno che in alcuni particolari casi anche chi vende un immobile è soggetto al pagamento di una imposta. Nelle vendite immobiliari, infatti, i venditori possono essere soggetti in alcune condizioni alla tassazione sulle plusvalenze immobiliari, le quali sono costituite dalla differenza di prezzo che si genera tra il prezzo di acquisto di un immobile e il prezzo a cui viene rivenduto.