L’Eurozona è fuori dalla recessione
Se alla fine dell’anno scorso e per tutto il primo trimestre del 2013, il tormentone finanziario è stato legato al termine e al concetto di spread, adesso è in atto
Se alla fine dell’anno scorso e per tutto il primo trimestre del 2013, il tormentone finanziario è stato legato al termine e al concetto di spread, adesso è in atto
L’Ungheria rimborserà al FMI i soldi ottenuti in prestito nel 2008 ma non si capisce bene da dove saranno prese queste risorse finanziarie.
La Germania è piena di cittadini che fanno il doppio lavoro per arrivare a fine mese. Ecco la situazione del paese che traina l’economia europea.
L’italia deve emanciparsi dai fondi che invia l’Europa al nostro paese ed usare le risorse in modo strategico per i piani di sviluppo di lungo periodo.
La crisi economica, adesso, interessa anche i paesi BRIC, quelli su cui le principali economie avevano fatto affidamento per la ripresa dei loro business.
Lo spread è in diminuzione e la borsa in crescita. Lo spread è a 246 punti e la borsa di Milano è cresciuta del 15 per cento in un mese e mezzo.
Il PIL greco è in flessione ma la situazione sembra leggermente migliorata, eccetto per l’occupazione visto che il lavoro scarseggia ancora.
Cresce il numero delle partite IVA e il settore commerciale, ancora una volta, si dimostra come il settore più vivo per autonomi e professionisti.
Il debito pubblico giapponese è arrivato a 770 miliardi di yen ma la situazione non è preoccupante e i rendimenti dei titoli di stato lo dimostrano.
In Italia sono state tagliate le risorse per i portalettere e le giacenze negli uffici postali continuano ad aumentare con rischi per la società stessa.